Mostra Botanica ad Arma di Taggia: i privati hanno fatto ciò che al Comune incombeva

Una decina di giorni fa, leggevo sul Secolo XIX che il Presidente del Gruppo Micologico Bresadola di Saronno, Mario Vassuri, trovandosi abitualmente in Arma a svernare, aveva proposto al Comune di Taggia di allestire una mostra di piante medicinali, possibilmente nella Villa Boselli. L’Amministrazione comunale chiese al signor Vassuri di presentare il curriculum. Nel mese di dicembre scorso lo informò che la sua richiesta era stata accettata.
A pochi giorni dalla data in cui il signor Vassuri doveva approntare la mostra, il Comune di Taggia lo informava che non era più possibile esporre in Villa Boselli e lo rassicurava che gli avrebbe trovato un locale a Taggia. Come sovente accade, alle belle parole non si sono susseguiti i fatti.
Il signor Vassuri nella sua disavventura ha avuto la fortuna di trovare dei privati cittadini che lo hanno aiutato, mettendo a sua disposizione il loro locale, in via Queirolo, permettendogli di allestire la sua esposizione di piante medicinali, che si è svolta nei giorni: venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 marzo scorso. La mostra è stata visitata da un gran numero di persone e duecento allievi delle Scuole Medie, di Arma e di Taggia. Alcune fotografie sono pubblicate nella galleria dedicata.
Sabato scorso sono entrato in Villa Boselli e sono stato sorpreso di vedere che la sala dove abitualmente si svolgono le mostre era vuota e non c’era nessuno. Ho chiesto all’impiegata dell’Azienda di Promozione Turistica un pieghevole delle mostre in programma. Mi ha risposto che non sono stati stampati, dicendomi che l’ultima mostra si è svolta dal 13 dicembre 2008 al 31 gennaio 2009. Da allora sono trascorsi due mesi. Sulla facciata di Villa Boselli sono tutt’oggi in “mostra” le due insegne della vecchia esposizione – e le date – ben visibili sulla facciata dell’edificio (sotto le finestre), che nessuno ha pensato a rimuovere.
Trovo alquanto deplorevole da parte dell’Amministrazione comunale tenere una sala inutilizzata in Villa Boselli, anziché metterla a disposizione di colui, che non chiedeva altro che un locale per fare una mostra botanica di cui la collettività (e studenti) ne hanno fruito gratuitamente.

Claudio Mazza