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Lettera aperta del Presidente di Casinò Spa Donato Di Ponziano a Claudio Borea

16 marzo 2009 | 15:39
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Lettera aperta del Presidente di Casinò Spa Donato Di Ponziano a Claudio Borea

“Caro Claudio, il bene del Casinò deve essere considerato in maniera completamente avulsa da ogni logica politica”

Caro Claudio,
hai deciso di parlarmi sui giornali  con dichiarazioni  che  non sento di meritare. 
Se ripenso al tempo trascorso in quello che viene da te  definito “il posto da mantenere da opportunista” di Presidente della Casinò Spa, mi vedo passare davanti agli occhi una serie interminabile di  difficoltà, eventi e problematiche delle più svariate che avrebbero, così come troppe volte accaduto in passato, sicuramente demotivato anche il più esperto e professionale dei presidenti. Credo che la storia della casa da gioco in questo mi dia completa testimonianza: quanti amministratori hanno abbandonato la carica prima di me dopo poco tempo sotto il peso di un impegno oggettivamente difficile da  sopportare!
Conscio, quindi, della grande responsabilità che comportava, meno di un anno e mezzo fa, ho assunto il mandato sollecitato, come tu ben sai, da un gruppo di persone stimate,  motivate solo dall’interesse verso la buona amministrazione della città e dell’azienda Casinò, che più che in altri momenti aveva necessità di continuità gestionale.
Ho subito cercato di indirizzare la casa da gioco verso i cambiamenti radicali di cui aveva bisogno,  con l’aiuto del Cda e dei dipendenti, nonostante la difficile congiuntura economica che si è progressivamente mostrata in tutta la sua drammaticità e le sue ricadute in ogni settore economico ed imprenditoriale, soprattutto quello turistico, connesso in maniera determinante con le nostre strategie aziendali.
Siamo, comunque,  riusciti a  portare a termine la riorganizzazione interna, il miglioramento strutturale del Casinò abbiamo posto le basi del futuro in modo che l’azienda possa affrontare la concorrenza del mercato ed essere pronta quanto si vedranno i primi segnali positivi di ripresa.
Abbiamo realizzato questo, ti ricordo, tra proroghe continue e senza spesso la minima garanzia di continuità.
A Dicembre  2008  ho presentato le mie dimissioni al commissario straordinario del Comune di Sanremo dott. Umberto Calandrella, che le ha respinte proponendomi addirittura di assumere immediatamente la carica di amministratore unico, opportunità che mi ha lusingato ma che ho preferito declinare, convinto che sarebbe stato più corretto  continuare il mio percorso con  Dario Biamonti e Silvio Maiga   per completare quel lavoro che avevamo insieme iniziato e che era giusto insieme terminare.  Il dott. Calandrella ha  condiviso almeno sino ad oggi , questa mia scelta. Naturalmente solo a Lui compete l’assetto  finale dell’azienda.
Caro Claudio, il bene del Casinò deve essere considerato in maniera completamente avulsa da ogni logica politica: l’azienda ha bisogno di continuità, di equilibri economico-sociali  e sindacali, di continue verifiche e di una conoscenza precisa dei meccanismi e delle logiche che la governano.
Ti assicuro che tra i molteplici incarichi che ricopro a livello internazionale,  da cui promanano continue gratificazioni di ogni tipo, con ripetute affermazioni di consenso a tutti i livelli, il mandato di Presidente del Casino di Sanremo è quello più problematico, da cui ricevo,  continue preoccupazioni e sotto l’aspetto economico  poco più che un rimborso, un incarico che per me ha il sapore di una sfida e che ho assunto in segno di servizio, come tu ben sai.
Ritengo che se in futuro si saprà ricollocare  il Casinò, con una formula  completamente rinnovata,   in una posizione barricentrica nelle strategie promozionali e turistiche, si potrà dare inizio ad una nuova fase di rinascita dell’intero comprensorio  dal punto di vista economico e sociale.
Abbiamo dinanzi un periodo di cambiamenti e di grandi scelte per riuscire a superare i rischi connaturali al nostro “ core business” nel rapporto con i procacciatori di clienti, con i nostri giocatori, rischi dovuti l’alea insita nel gioco, ma anche alla concorrenza spietata delle New Slot, disseminate in tutti gli esercizi pubblici che quasi ci preoccupano più dell’eventuale apertura di nuove case da gioco.
Non sono rimasto  per aspirazioni politiche-  spero di averlo dimostrato allontanando da subito qualsiasi ipotesi di  candidatura anche quella a sindaco- ma perché sono attaccato profondamente, tutto sommato più di quanto immaginassi, alla mia città.
 Capisco che stiamo vivendo una campagna elettorale dai toni accesi e che in questo ambito si dimenticano tanti distinguo pur doverosi, ma tu conoscevi sin dall’inizio, Claudio, il mio credo assolutamente  liberale, che non ti ho mai nascosto e che si evince  dalle scelte che ho operato anche come Presidente di questa azienda.
In conclusione  vorrei esprimere a te e nuovamente  a Maurizio Zoccarato, che ho recentemente incontrato con piacere  e che  ha voluto da subito conoscere e capire le problematiche gestionali del Casinò insieme ai vertici della Pdl , dimostrando costruttivo interesse, come agli altri candidati sindaco, i migliori auguri per una campagna elettorale che possa svolgersi nel reciproco rispetto, certi che i sanremesi, e solo loro,  sapranno sicuramente scegliere il miglior sindaco possibile.

Donato Di Ponziano