Al salone della creatività scolastica i giovani di Guidonia e quelli Romeni iniziano a frequentarsi

23 marzo 2009 | 10:44
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Al salone della creatività scolastica i giovani di Guidonia e quelli Romeni iniziano a frequentarsi

Intanto l’ideatore del Gef, Paolo Alberti, minaccia di trasferire da Sanremo la manifestazione in mancanza di un impegno più sostanzioso da parte del Comune

Poco più di due mesi fa a Guidonia- Montecelio città di ottantamila abitanti alle porte di Roma, è per dimensioni demografiche la terza città del Lazio, accadde un gravissimo fatto di cronaca: in una stradina sterrata ai margini dell’abitato una notte due fidanzati che si erano appartati in auto furono rapinati, pestati a sangue, e la ragazza fu anche violentata, da un gruppo di cinque criminali romeni che nella zona frequentavano alcune baraccopoli e contavano sull’omertà di alcuni loro connazionali per nascondersi alle forze dell’ordine. Successivamente la vendetta, dal sapore chiaramente xenofobo, di molti giovani italiani portò ad un odio cieco tra le due comunità: i negozi di altri romeni, immigrati onesti e del tutto estranei ai fatti, furono dati alle fiamme ed altri cittadini del paese danubiano vennero aggrediti per il solo fatto della loro cittadinanza. La settimana scorsa a Sanremo, durante lo svolgimento del Gef, il sempre più gettonato salone della creatività scolastica che porta nella città dei fiori ogni anno quasi cinquemila partecipanti, si è verificato un piccolo miracolo: sia al pomeriggio che nella serata di giovedì, durante la notte bianca dello studente, gli adolescenti dell’Istituto tecnico comprensivo “ Leonardo da Vinci” di Guidonia hanno avuto modo di frequentarsi con i loro coetanei provenienti da molti istituti e licei della Romania. Tra di essi erano presenti gli studenti della multietnica Transilvania e quelli della più povera ed arretrata Moldavia, due delle regioni storiche di quel paese. In alcuni casi la frequentazione si è evolta in una vera e propria fraternizzazione. Tra le molte scuole romene presenti alla manifestazione, ma altrettanto numerosi erano gli studenti polacchi e slovacchi, ricordiamo le Scuole Generali ( medie inferiori) di Bistrita Nasaud e Deva, il Liceo Jon Cuza di Husi, il Liceo Classico C.Negri di Targu Ocna.Come ci hanno riferito alcuni ragazzi del Leonardo da Vinci è stato per loro un piacere  conoscere ragazzi romeni molto diversi da quelli che in Italia ci propone l’oleografia ufficiale dettata dai mass- media e cioè quella di persone molto pericolose e con una spiccata indole criminale. Sciolto il ghiaccio e vinta la paura i ragazzi laziali hanno iniziato a comprendere che anche in Romania, paese che tanto ci fa paura, esiste una maggioranza di persone che ogni giorno si alza per andare al lavoro o a scuola e che nei gusti e nel modo di vita è europea. “ Tutto questo è stato possibile grazie a Sanremo, al Gef ed al suo vulcanico inventore Paolo Alberti”, alla fine ha ammesso un’insegnante del Leonardo da Vinci. Unica nota stonata della manifestazione l’annuncio fatto dallo stesso Alberti in persona di voler abbandonare Sanremo in quanto non si sente abbastanza supportato dall’amministrazione comunale. Speriamo che a Palazzo Bellevue qualcuno, in futuro, voglia tenersi stretta questa singolare manifestazione simbolo di pace e fraternità tra i giovani europei.  

Sergio Bagnoli