Povia e la sua canzone lascia il palco con un cartello “Nessuno sa com’è fatto un altro”

17 febbraio 2009 | 23:18
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Povia e la sua canzone lascia il palco con un cartello “Nessuno sa com’è fatto un altro”
Povia e la sua canzone lascia il palco con un cartello “Nessuno sa com’è fatto un altro”
Povia e la sua canzone lascia il palco con un cartello “Nessuno sa com’è fatto un altro”

Grillini dell’Arcigay, elogia Benigni e legge un messaggio di un amico che scrive del suo compagno scomparso dopo un amore durato 33 anni, e conclude con “Povia, impara cosè la felicità degli omosessuali”

E’ il momento della canzone più chiacchierata di questo Festival, povia con la sua "Luca era gay", con l’orchestra diretta da Massimo Morini dei Buiopesto, francamente non capiamo il perchè di tante polemiche anche se in effetti la canzone non ci piace molto, voto 5. Povia lascia il palco con un cartello "Nessuno sa com’è fatto un altro", inquadratura sulla faccia di disapprovazione di Grillini dell’Arcigay, a cui viene data la parola, che elogia Benigni e legge un messaggio di un amico che scrive del suo compagno scomparso dopo un amore durato 33 anni, e conclude con "Povia, impara cosè la felicità degli omosessuali".
Qualche fischio in sala ma poi la gara riprende.