Nicolai e Di Battista: “attendiamo il duetto con Mario Venuti e ringraziamo Jovanotti per il testo”



“Lei, una delle voci più affascinanti della musica italiana, lui, uno dei sassofonisti jazz più quotati del momento, presentano in gara il brano “Più sole” scritto da Jovanotti su musiche dello stesso Di Battista”.
Nicky Nicolai e Stefano Di Battista sono una delle proposte musicali più interessanti della 59° Festival della canzone italiana.
Lei, una delle voci più affascinanti della musica italiana, lui, uno dei sassofonisti jazz più quotati del momento, presentano in gara il brano "Più sole" scritto da Jovanotti su musiche dello stesso Di Battista.
Si sono presentati, dopo il debutto di ieri sera sul palco dell’Ariston, questo pomeriggio nella sala stampa dello stesso Teatro.
Il tema principale della conferenza è stato l’album che la coppia sta promuovendo proprio durante questa edizione del Festival.
Stefano Di Battista: "abbiamo fatto diverse collaborazioni nel disco che sta per uscire. Si sta avverando un sogno incredibile, quello di avere in dono una composizione del Maestro Ennio Morricone. Un brano che nasce nell’occasione particolare dei festeggiamenti a casa dello stesso Morricone per il suo premio Oscar. Un brano nato quindi quasi per caso in una sera come tante. Abbiamo un’altra collaborazione straordinaria con Mario Biondi che duetterà nel secondo brano dell’album "Sei come sei". Il brano "Inverno" è invece una dedica, un omaggio per il decennale della morte di Fabrizio De Andrè. All’interno dell’album ci sarà anche una singolare rivisitazione in chiave samba de "Il ragazzo della via Gluck", molto apprezzato anche dallo stesso Celentano. Tornando al Festival siamo in attesa del duetto di dopodomani con Mario Venuti anche per valorizzare il lavoro fatto da Jovanotti a livello di testo. Stiamo valutando le modifiche da fare per quella sera e potremmo sottolineare maggiormente l’ispirazione samba".
Nicky Nicolai: "sono arrivata e pensavo di avere un brano facile da cantare, ma mi sono resa conto che è più difficile di ciò che credevo".