L’enologia del Ponente rischia di perdere il suo bianco tipico “il vermentino”

5 febbraio 2009 | 07:50
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L’enologia del Ponente rischia di perdere il suo bianco tipico “il vermentino”

“Il pericolo di perdere spazi nelle carte vini e il favore degli amanti del Vermentino del Ponente è estremamente reale,perdendo il passato non si ha futuro”

Buongiorno, vorrei segnalare un lodevole progetto Europeo che vuole  promuovere il vitigno Vermentino,peccato che in questa importante iniziativa venga totalmente dimenticato il Ns territorio e quell’importante filiera che produce,promuove e valorizza la Riviera dei Fiori enologica,e con i nostri soldi tra l’altro.
Il palcoscenico internazionale del Vinitaly vedrà promuovere e rafforzare Terroir e Vermentino ma non quello prodotto nel Ponente Ligure.
In un periodo dove i consumi scendono ma i costi di produzione rimangono molto alti nel nostro territorio a causa della frammentazione delle aziende e della conformazione dei vigneti,stupendi nelle loro esposizioni ma spesso difficili da coltivare è importante mantenere quel ruolo di eccellenza e spazi nel mercato che nel corso del tempo le ns aziende sono riuscite a meritarsi,sopratutto grazie al connubio tra il nostro stupendo territorio con il Vermentino.
In questi ultimi anni i vigneti coltivati a Vermentino sono cresciuti enormemente in tutto il Meditterraneo e gli interessi in gioco sono molti e le aziende interessate a cambiare la geografia-enologica sono importanti e famose ed il pericolo di perdere spazi nelle carte vini e il favore degli amanti del Vermentino del Ponente è estremamente reale,perdendo il passato non si ha futuro.
Perchè la Provincia di Imperia non ha aderito a questo lodevole progetto?

Enologo Mauro Feola, produttore da sempre di vermentino.