Impronte biometriche e mancati chiarimenti del Comune: la Cgil riscrive al garante della Privacy

4 febbraio 2009 | 12:27
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Impronte biometriche e mancati chiarimenti del Comune: la Cgil riscrive al garante della Privacy

Sollecita la risposta del Comune. ‘Abbiamo gia’ risposto al garante – spiega il direttore generale, Marco Prestileo – ma non abbiamo ancora trasmesso la risposta alle organizzazioni sindacali, cosa che faremo entro domani

La segreteria provinciale del Fp-Cgil ha scritto al Comune di Ventimiglia e al Garante per la protezione dei dati personali, dopo aver preso atto del silenzio amministrativo del Comune, al quale, alcuni mesi fa, proprio il garante della privacy aveva chiesto chiarimenti sull’installazione di un rilevatore di impronte biometriche per entrare in Comune. ‘Preso atto di questo silenzio – spiega Francesco Cutrera, segretario provinciale della FP-Cgil – teso a tardare il pronunciamento del garante della Privacy o, peggio, a dare informazioni distorte sulla pratica, si richiede a quest’ultimo la possibilita’ di un’eventuale audizione, anche in contraddittorio per chiarire meglio la vicenda’.

Il caso riguarda l’installazione di apparecchiature per il rilevamento di impronte biometriche, voluta dal sindaco per monitorare gli accessi, soprattutto pomeridiani e serali, nel Municipio. Il sindaco aveva motivato questa scelta, dicendo che si erano verificati degli ammanchi negli uffici e che c’era stato anche un abuso del telefono nelle ore di chiusura del Comune. ‘La mancata informazione al sindacato – conclude Cutrera – danneggia ulteriormente la dignita’ e l’immagine del personale dipendente, che ha richiesto l’intervento del sindacato per fare chiarezza su un problema di importanza assoluta’.

Sollecita la risposta del Comune. ‘Abbiamo gia’ risposto al garante – spiega il direttore generale, Marco Prestileo – ma non abbiamo ancora trasmesso la risposta alle organizzazioni sindacali, cosa che faremo entro domani. La risposta conferma quanto gia’ concordato con le associazioni: le impronte biometriche sono poste a tutela della sicurezza del Palazzo Comunale e non hanno nessuna correlazione con il controllo del personale dipendente che ha continuato e continuera’ ad utilizzare il tesserino magnetico per le entrate e uscite. Questi rilevatori hanno la funzione di una serratura piu’ sicura e vengono utilizzate solo fuori dagli orari di lavoro’. Lo stesso Prestileo ha chiesto un’audizione con il garante per illustrare i motivi all’origine di questa decisione.