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Il Comitato pro Valle Oxentina concorda con dichiarazioni di Franco Bonello

18 febbraio 2009 | 17:28
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Il Comitato pro Valle Oxentina concorda con dichiarazioni di Franco Bonello

“Desideriamo sottolineare, però, che la proposta di una “rete di incenerimento e di recupero energetico” è, oltre che anacronistica, al di fuori delle logiche con cui il nostro comitato vuole affrontare il problema”

Il Comitato pro Valle Oxentina segue da vicino il dibattito sull’emergenza rifiuti in provincia di Imperia. Concordiamo con quanto detto da Franco Bonello, Presidente del Gruppo Unione a Sinistra – Sinistra Europea, ma desideriamo sottolineare che la proposta di una "rete di incenerimento e di recupero energetico" è, oltre che anacronistica, al di fuori delle logiche con cui il nostro comitato vuole affrontare il problema.
Molti stati europei infatti, Francia e Germania incluse, stanno abbandonando progressivamente la politica dell’incenerimento dei rifiuti a favore della prevenzione, raccolta differenziata, recupero e  Trattamento Biologico Meccanico. In questo modo la percentuale di materiale recuperato è così elevata da eliminare l’utilizzo di un inceneritore.
Alcuni dati tecnici possono essere utili a chiarire il quadro. Le tecnologie basate sulla combustione diretta dei rifiuti presentano numerosi inconvenienti intrinseci al processo:
– incompleta combustione dei residui solidi (negli inceneritori possono residuare incombusti da un minimo del 2 – 3 % delle scorie a valori del 10%)
– grande produzione di scorie solide tossiche o non riutilizzabili (fra 250 e 300 kg di scorie sotto griglia per tonn di rifiuti in carica, o 150  – 200 kg dagli impianti a letto fluido, 30 – 50 kg di ceneri volatili da inertizzare, 20 – 50 kg di fanghi salini o altri scarti dalla linea di depurazione fumi)
– grandi volumi di fumi da trattare (fra 4000 e 5000 Nm3/ton per il letto fluido e 5000 – 8000 Nm3/tonn per il forno a griglia, contro 800 – 1500 Nm3/tonn di syn-gas nel caso della gassificazione e dei plasmi)
– emissioni pericolose in atmosfera anche quando siano a norma di Legge (per i grandi volumi di fumi); i migliori inceneritori monitorati con campionatori in continuo, appena il 5 % in Europa e nel mondo, danno medie di TCDDeq 25 – 30 pg/Nm3 (polveri sottili), gli altri sono fuori controllo per inattendibilità  statistica delle rilevazioni.
Inoltre, la produzione di Combustibile da Rifiuti è rischiosa: per il basso valore di mercato che questo combustibile avrà sempre più in futuro e per il fatto che questo prodotto è tanto più calorico quanto contiene plastica e materiale riciclabile. Dunque orientare il piano rifiuti alla produzione di CDR significherebbe rendere inutili gli sforzi della raccolta differenziata.