Il chiarimento di Giampiero Raveggi sulla polemica del televoto di Sanremo.59

“Per quanto riguarda la partecipazione dei cantanti a Sanremo.59 è stata una libera scelta, non abbiamo promesso cose più grandi di noi. Era come venire a partecipare a una festa liberamente, nessuno è stato obbligato”.
"Vedo che la vicenda, oltre al televoto, si è allargata ad altri temi. Quando è nata l’idea della gara sul web credo che nessuno di noi avesse pronosticato tutto questo. Indipendentemente da tutto noi non possiamo fare un inziativa e dover essere poi richiamati a dare del denaro. Seguendo la vostra logica dovremmo redistribuire a tutti gli utenti che vengono a fare il Festival i presunti utili. Per quanto riguarda la partecipazione dei cantanti a Sanremo.59 è stata una libera scelta, non abbiamo promesso cose più grandi di noi. Era come venire a partecipare a una festa liberamente, nessuno è stato obbligato. Questo voler rivendicare dei rimborsi è una cosa che noi non possiamo permetterci e che non abbiamo promesso. La nostra era un’idea molto più leggera e giocosa mentre ora si è trasformata in una sbagliata rivendicazione. Per quanto riguarda la votazione il metodo più sicuro è quella per via telefonica a differenza di quella via internet. Può essere che nei prossimi anni la cosa possa evolvere sulla rete".