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Claudio Borea si ricandida e dopo il “Yes we can” di Obama, il “Noi ci siamo” dell’ex sindaco

1 febbraio 2009 | 09:54
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Claudio Borea si ricandida e dopo il “Yes we can” di Obama, il “Noi ci siamo” dell’ex sindaco
Claudio Borea si ricandida e dopo il “Yes we can” di Obama, il “Noi ci siamo” dell’ex sindaco
Claudio Borea si ricandida e dopo il “Yes we can” di Obama, il “Noi ci siamo” dell’ex sindaco
Claudio Borea si ricandida e dopo il “Yes we can” di Obama, il “Noi ci siamo” dell’ex sindaco
Claudio Borea si ricandida e dopo il “Yes we can” di Obama, il “Noi ci siamo” dell’ex sindaco
Claudio Borea si ricandida e dopo il “Yes we can” di Obama, il “Noi ci siamo” dell’ex sindaco

“…Non promettiamo nulla ed abbiamo bisogno delle energie di tutti. Mi auguro che il sostegno ci sia dalla parte di tutti, perché solo così il progetto oltre ad avere possibilità di vincere ha anche un senso. Viva Sanremo”. SCARICA L’AUDIO-INTERVISTA.

‘Noi ci siamo’, con questo slogan, l’ex sindaco di Sanremo Claudio Borea (indipendente appoggiato dal centrosinistra), dal Palafiori di corso Garibaldi, ha annunciato la propria ricandidatura alle prossime elezioni comunali di giugno, in contrapposizione al centrodestra, che non ha ancora un candidato ufficiale. Borea ha parlato, davanti a una platea di circa 700 persone a oltre due mesi dalla caduta dell’amministrazione (era la prima settimana di novembre), nel corso di un incontro organizzato dai suoi sostenitori che hanno presentato un sito (www.progettoborea.it) che illustra tutto il lavoro svolto dalla precedente amministrazione e, in particolare, 200 delle circa 350 opere portate a termine oppure in corso di realizzazione.

‘Il nostro – ha affermato Borea – è un progetto per la città, senza etichette, senza padrini e padroni e quello che vogliamo fare, facciamo, senza ricevere ordini da Imperia. Non promettiamo nulla ed abbiamo bisogno dell’energia di tutti, perche’ i sanremesi vogliono alzare la testa, contare ed avere un peso’. Nel commentare l’operato del commissario prefettizio, Umberto Calandrella, Borea afferma: ‘Non c’era nessuna necessita’ di tagliare. Era un bilancio difficile, ma per quanto riguarda il 2008, era garantita la copertura dalle piccole alle grandi opere’.

Nel rivolgersi a quei politici che hanno determinato la caduta dell’amministrazione, Borea dice: ‘Questi grandi strateghi della politica hanno fatto cadere l’amministrazione a sette mesi dalle elezioni, per impedirle di portare a termine lavoro. Sono un autogol dal punto di vista dell’immagine e della politica’.

Il lungo discorso di Claudio Borea: “Grazie a tutti, ringraziamenti sentiti. Come speso mi capita sono emozionato e si emozionano anche i professori con una platea così. Non ho preparato alcun discorso… mi han detto che il primo febbraio avrebbero presentato un sito per dare uno strumento, oltre che di comunicazione, anche un piccolo album delle cose fatte. Credo che pochi hanno presente l’intera panoramica di iniziative fatte e poi dimenticate. E’ un’iniziativa volontaria e spontanea. Ringrazio queste persone per l’attaccamento alla città e alla mia persona. Mi è stato detto di spostare l’incontro da gennaio al primo febbraio.. mi ha detto che se volevo partecipare erano contenti. Alla fine, mi hanno detto: adesso tu.. domenica… o di qua o di là. Quello che ho detto i giorni seguenti il non passaggio degli equilibri di bilancio era che consideravo terminata la mia esperienza, perche’ faticosa e al limite della sopportazione fisica e psichica. Il sindaco l’ho fatto col massimo impegno e ho deciso di considerare terminata questa mia esperienza. Devo dire che sono successi una serie di avvenimenti imprevisti. Da un lato un po’ di rabbia e amarezza. Si parlava, non ricordo di quale opera, e si diceva e’ un’opera che si e’ dovuta tagliare. Alcune opere concordo che potevano essere rimandate, ma si e’ tagliato anche quelle gia’ finanziate. per alcune opere, molte, c’erano i soldi e la disponibilità. Non c’era nessuna necessità di tagliarle. Era un bilancio difficile, ma per quanto riguarda il 2008, approvato da un consiglio comunale, c’erano le risorse: dalle piccole alle grandi opere. E’ contro le leggi democratiche. Questi grandi strateghi della politica hanno fatto cadere l’amministrazione a sette mesi dalle lezioni per impedire di portare a termine lavoro. Sono un autogol dal punto di vista dell’immagine e della politica…".

"… Sono successi una serie di accadimenti straordinari e imprevisti, evidenziati da questo movimento dei cittadini comuni e non visibili e, per questo, più apprezzabili. Mi hanno scritto e mandato messaggi. Il contatto personale è per me straordinario e imprevisto, una dimostrazione di apprezzamento. A fronte non dico di questa insistenza, ma di sollecitazioni importanti e continue, mi sono trovato in grandi difficoltà anche a livello familiare a decidere cosa fare…. E’ chiaro che il progetto di un Comune e di una citta’ non puo’ essere di tre anni…"

… “Avevamo in mente una città diversa e qualitativamente migliore che esaltasse i punti di forza, mare e giardini e vivibilità e per fare questo non bastano cinque anni, abbiamo fatto molto e creato le premesse. L’interruzione e’ stata deleteria, perche’ in molti casi eravamo arrivati li’… e ci hanno fatto cadere per non farcele fare. Ho qualche sentore del programma del Polo.. proporranno progetti finti che prevedono l’intervento di privati, e’ giusto e una necessita’, ma lo avevamo previsto anche noi. ..Vorrei dire mi dispiace ma non posso farlo…. So di chiedere a me stesso e ognuno e’ responsabile di se stesso, ma chiedere alla mia famiglia e all’azienda e’ un sacrificio che non so se e’ giusto chiedere. Abbiamo un’azienda importante e la situazione economica mondiale fa tremare i polsi e mette in discussione tute le aziende, si prevedono contrazioni di 40-50 e 60 per cento delle automobili e chi ha la responsabilità di un’impresa fa difficoltà a togliere tempo e attenzione. Spero di essere all’altezza del compito e di avere l’energia per farlo, ma e’ una scelta che non posso non fare che col cuore (applausi, ndr)…le cartoline e il movimento dei cittadini e la solidarietà mi hanno messo in grave difficoltà, mi hanno condizionato e, poi, ci sono stati giorni e mesi di riflessione continua. L’incertezza e’ vera e non strumentale, voluta per creare suspence o farmi pregare. Ringrazio mio fratello per il sostegno che mi ha dato in questi anni. E’ una responsabilità forte e di coraggio dire: mettiamoci ancora una volta al servizio della città” (Il pubblico si alza in piedi e applaude).

Borea legge la cartolina di un sostenitore: “Per dare continuità al progetto Borea e dare una mano ad avere una città migliore e non tirarci indietro… finiva con una specie di slogan che vorrei fosse il nostro slogan, “NOI CI SIAMO” questo diventare il nostro slogan. Sarà un impegno formidabile nei prossimi mesi, quando si combatte una battaglia con le nostre finalità; avremo l’appoggio della stragrande maggioranza dei cittadini di Sanremo. I sanremesi vogliono alzare la testa, contare e avere un peso, vogliamo pensare al futuro dei nostri figli e dei nostri giovani. La premessa e la condizione che metto è che queste energie e questo modo di essere, questo progetto Borea è un progetto città senza etichette, padrini e padroni. Quelle che vogliamo fare non ce lo dice nessuno da Imperia, lo facciamo e basta. Non promettiamo nulla ed abbiamo bisogno delle energie di tutti. Mi auguro che il sostegno ci sia dalla parte di tutti, perché solo così il progetto oltre ad avere possibilità di vincere ha anche un senso. Viva Sanremo”.

Gli altri interventi nel corso della mattinata

Annunciata una petizione per Villa Hangerer, da presentare al Commissario Prefettizio, una campagna di sostegno nei confronti della futura amministrazione (targata Borea) e una raccolta di fondi per operare al meglio. “Questo comitato – afferma il professor
Luigi Navello
– ha dato voce ai cittadini, al pensionato e a tutti coloro che lavorano quotidianamente e serenamente e il loro lavoro non appare. Ognuno si impegna senza essere visibile. Noi abbiamo dato questa visibilità’ con il comitato cittadini. Abbiamo creato una mailing list, un indirizzario, superato i 120 indirizzi di persone che desiderano essere informate e dare un contributo all’iniziativa".

Alessandro Lanteri: “Un’amministrazione onesta, capace e lungimirante, questo e’ quanto si merita Sanremo e noi dobbiamo ridarla. Abbiamo dedicato troppo poco tempo a spiegare il lavoro fatto in questi anni. Adesso il momento di dire quanto questa amministrazione ha creato. Questo deve essere un primo punto per andare avanti e abbiamo bisogno di appoggio, suggerimenti e idee di tutti. Sanremo oggi è una città migliore di quella che ci siamo trovati quattro anni fa”.

Fabiana Del Buono: “E’ sempre un’emozione trovarci qui. A differenza dello scorso novembre, quando ci siamo trovati al Ritz, con una forte componente di rabbia per i motiv politici che hanno portato alla caduta dell’amministrazione, adesso ci presentiamo con piu’ entusiasmo. Di questi tempi in Italia non e’ facile seguire politica e diatribe che si alternano tra partiti, fazioni e correnti. Oggi siamo qui per presentare dei fatti, perche’ la politica ha bisogno di lavoro concreto, non sigle. Nel sito sarà presentato quello che l’amministrazione borea ha realizzato in tre anni e mezzo. Ci siamo limitati a 200 lavori dell’amministrazione Borea, anche se ne sono stati realizzati molti di piu’. Questo sito deve diventare mezzo di controllo da parte della cittadinanza. Il sito sara’ continuamente aggiornato con i dati reali di avanzamento, con involgendo tute quanti”.

Robert Von Hacwitz, realizzatore del sito: www.progettoborea.it: “Abbiamo raccolto oltre 350 opere, ma ne abbiamo messo solo 200. Cliccando sulle immagini che compaiono si arriva alla scheda dell’opera. Si puo’ anche cliccare sulla mappa e appaiono 200 punti dove sono state realizzate le opere dell’amministrazione Borea. Abbiamo segnato solo le piu’ importanti. La mappa e’ navigabile, spostabile e ingrandibile. Ci sono anche delle anteprime. Per diverse situazioni c’e’ la possibilità che i punti non sono collocati giusti… ci attaccheranno anche su questo, va bene, vuol dire che mi sono sbagliato io, ma i dati sono giusti. Al massimo è un puntino messo male. Su questo sito abbiamo anche fatto un angolo dei ricorsi per rinfrescare la memoria su quanto successo in passato e nell’angolo dei ricordi, visto che abbiamo parlato di pista ciclabile, abbiamo messo il filobus di cristallo… per non dimenticare che al posto della pista poteva esserci proprio quello”.