Teatro: il gennaio al Casino’ si apre con Un Giardino di aranci fatto in casa di Neil Simon



Lo spettacolo, di Neil Simon, regia di Patrick Rossi Gastaldi (adattamento di Mario Scaletta), va in scena sabato 10 gennaio alle ore 21.00 e domenica 11 gennaio 2009 alle ore 15.30.
Un tema decisamente familiare per il secondo appuntamento con il Teatro nel gennaio del Casinò di Sanremo Gianfranco D’Angelo e Ivana Monti sono gli interpreti principali di “Un Giardino di aranci fatto in casa” di Neil Simon, regia di Patrick Rossi Gastaldi, adattamento di Mario Scaletta. Lo spettacolo va in scena sabato 10 gennaio alle ore 21.00 e domenica 11 gennaio 2009 alle ore 15.30.
L’affiatata ed esilarante coppia D’Angelo-Monti si cimenta con una delle incantevoli commedie di Neil Simon, drammaturgo e sceneggiatore statunitense considerato il più grande commediografo vivente. Il burrascoso incontro tra una figlia dimenticata per 18 anni e il padre – sorretto da un solidale entourage di amicizie e nuove affettività – rivela, oltre a delusioni e rivendicazioni, uno scontro generazionale che si esprime con un linguaggio attuale, colorito e diretto. Le battute di comicità fulminante,l’umorismo acido o brillante sono quelli della vita quotidiana.
Michael Hut è un famoso sceneggiatore di Hollywood in crisi, è divorziato da 18 anni ed ha una compagna, Hilary, che tenta inutilmente di spronarlo per farlo ritornare alla brillantezza di un tempo. Neanche il suo migliore amico Ted, vicino di casa invadente e con evidenti problemi di identità sessuale, e forse segretamente innamorato di lui, riesce a smuoverlo dalla pigrizia creativa nella quale Michael si crogiola. Pur di non far niente… è disposto a tutto. All’improvviso arriva nella sua vita come un uragano Jenny, sua figlia. La ragazza vuole fortissimamente due cose: fare l’attrice e soprattutto riconquistare il rapporto con il padre. Ma 18 anni sono tanti e la vita li ha cambiati entrambi. Jenny mette Michael di fronte alle sue responsabilità di padre, pian piano si insinua nella sua vita con la naturalezza e l’entusiasmo di una ragazzina; gli ridipinge casa, gliela rimette in ordine e dopo i primi momenti di smarrimento e di fastidio per quello tsunami inaspettato, il padre comincia ad essere affascinato dalla gioiosa vitalità della figlia fino ad esserne del tutto conquistato. A poco a poco abbandona la sua pigrizia esistenziale e attraverso divertenti e infuocati scontri verbali con la figlia e con l’onnipresente amico Ted riaffiorano ricordi, episodi, responsabilità di un passato che fino ad allora aveva ostinatamente cercato di cancellare.
Michael ricomincia a scrivere e a vedere tutto sotto una nuova luce, compresi i rapporti indolenti che fino ad allora aveva avuto con la sua compagna Hilary e con il suo migliore amico. Michael ha ritrovato l’entusiasmo di vivere ma soprattutto sua figlia ma quando il padre comincia ad abituarsi a questa nuova vita e alla gioiosa presenza della figlia, la ragazza decide che è il momento di ritornare a casa dalla madre con la quale ha sempre vissuto e che l’ha sempre capita e guidata.
Jenny riesce persino a far parlare i due genitori per telefono. Al momento della separazione tra padre e figlia, Jenny vedendo negli occhi del padre una profonda delusione, gli dice la famosa frase che ha sentito più volte dall’amico Ted “ SE MI VUOI FAMMI UN FISCHIO” . Una commedia che affronta il tema attualissimo dei rapporti padri-figli, con sentimento, ironia e soprattutto grande divertimento.
Neil Simon (New York 1927) – Commediografo statunitense È l’autore di maggior successo del teatro statunitense degli anni Sessanta e Settanta. Le sue commedie in genere fanno il giro del mondo e vengono tradotte in film: Barefoot in the Park (1963; A piedi nudi nel parco), Plaza Suite (1968; L’appartamento al Plaza), The Prisoner of the Second Avenue (1973; Il prigioniero della seconda strada), ecc. Tipica del suo stile e del suo gusto della “trovata” comica è The Odd Couple (1965; La strana coppia), con cui ebbe inizio la sua perdurante fortuna italiana: due mariti abbandonati dalle mogli impiantano un ménage insieme e finiscono col litigare come se fossero sposati. Tra le altre commedie: Fools (1981; Gli stupidi), Brighton Beach Memories (1983), Biloxi Blues (1984), Lost in Yonkers (1991, premio Pulitzer). É autore anche di libretti per commedie musicali, tra i quali They’re Playing Our Song (1979), rappresentata anche in Italia. Ha vinto quattro Tony, i premi teatrali. Nel 1991 inoltre gli è stato attribuito il premio Pulitzer per il miglior commediografo dell’anno.
Gianfranco D’Angelo – Dopo aver cambiato mille mestieri, per anni ha vissuto calandosi ogni giorno nei panni di un serio – ma non troppo – impiegato della SIP, e ogni sera in quelli, sicuramente a lui più congeniali, dell’attore. Al talento naturale aggiunge una tecnica cabarettistica appresa nei due maggiori templi del genere, il Derby di Milano e il Bagaglino di Roma. La prima grande occasione è del 1971, quando viene chiamato da Garinei e Giovannini per recitare nella commedia musicale Alleluja, brava gente al fianco di Gigi Proietti e Renato Rascel. Nel 1971, esordisce in televisione col varietà Foto di gruppo, al fianco di Raffaele Pisu. Poi, in un crescendo di successi: Dove sta Zazà (1973), Milleluci (1974), con Mina e Raffaella Carrà, Mazzabubù (1976), La Sberla (1978-79), C’era una volta Roma (1979), Signori si parte (1980) e Tilt (1981). Nel 1983 trasferitosi in Fininvest porta la sua inesauribile carica di simpatia e ironia nell’indimenticabile varietà Drive in, che, fino al 1988, lo presenta alla ribalta – notevolmente dimagrito – come imitatore e fustigatore dei costumi dell’italiano medio, spostando l’asse dei suoi testi sulla satira sociale e politica. Con i suoi ritmi serrati, le battute che non danno tregua, i monologhi taglienti, i personaggi centrati, D’Angelo è il protagonista del primo varietà veramente nuovo della televisione italiana, diretto da Giancarlo Nicotra prima e da Beppe Recchia poi. Nel 1988-89 conduce, insieme a Ezio Greggio, il programma di Canale 5 Striscia la notizia comparendo anche, nelle vesti d’imitatore, nei programmi Odiens e Televiggiù.
Dopo essere protagonista nel 1992 della sitcom di Canale 5 Casa dolce casa, nel 1993 torna in Rai conducendo, insieme a Gabriella Carlucci, lo spettacolo di Rai Uno Luna di miele. Nel 1995 e nel 1996 appare al fianco di Raffaella Carrà nel programma Carràmba che sorpresa! Gianfranco D’Angelo è anche un eccellente attore teatrale: nel 1992 recita nella farsa Chi fa per tre, di Cooney e Hilton, diretta da Pietro Garinei. L’anno successivo interpreta Gli uomini sono tutti bambini. In seguito è lo scanzonato interprete della divertentissima commedia brillante francese Tredici a tavola (1993-94), di Sauvajon. Nella stagione 1995-96 recita e canta accanto a Sabrina Ferilli nel musical I cavalieri della tavola rotonda, di Galli e Capone, nei panni di Re Artù. E’ inoltre il protagonista de I peggiori anni della nostra vita (1996-97), una satira sociale e politica di Enrico Vaime, insieme alle figlie Daniela e Simona.
Nel 1997 porta in scena insieme a Brigitta Boccoli, de Il gufo e la gattina di Bill Meinhoff, che riprenderà nella stagione 1998-99. E’ anche il magnifico interprete de L’ultimo Tartan (1998-99), con la regia di Sergio Japino, in scena al Salone Margherita di Roma. Sempre diretti da Japino sono due grandissimi successi, come Il padre della sposa (2001-02), accanto alla figlia Simone, e È ricca, la sposo e l’ammazzo (2002-03). Sempre a teatro, è al fianco di Alena Seredova ne "La signora in rosso" (2004-2005), di Sandra Milo in "Di profilo sembra pazzo" e "Il Padre della sposa" (2005-2006), e da qualche anno collabora con Ivana Monti in "Indovina chi viene a cena" (2006-2007) e “Un giardino di aranci fatto in casa”. Gianfranco D’Angelo è davvero un eccellente comico, distintosi sempre per la sua sottile e pungente ironia, mai volgare e davvero travolgente. Un vero "signore" della risata!
Ivana Monti – Al Piccolo Teatro di Milano nel 1966 Strehler la vuole come Maddalena ne I Giganti della montagna di Pirandello e nel 1972 dopo l’Accademia, come Regina nel Re Lear di Shakespeare.
E’ ancora al Piccolo Teatro con Chéreau nel "Toller", con Franco Parenti ne "Il bagno di Majakovskij", con Negrin "Processo a l’Avana". Al Teatro Uomo con Puggelli (1977) sarà Elisabet in "Fede speranza carità" di Von Horvat e Ljudmila in "Una madre" di Gorkij. L’esperienza del teatro brillante e comico inizia già al Piccolo Teatro con Eduardo De Filippo in "Ogni anno punto e da capo". Poi con Dario Fo e Franca Rame in televisione con "Settimo ruba un po’ meno" e "Ci ragiono e canto" (1977). Nel 1978 con Walter Chiari in "Hai mai provato nell’acqua calda", e nel 1982 ne "Il gufo e la gattina". Nel 1980 con Crivelli in "Cincillà" (operetta) le canzoni degli anni 40. Nel 1983 "Capitolo II" di Neil Simon, regia di Capitani. Nel 1980 con Rossella Falk in "Applause" (Eva contro Eva ). Dal 1986 a lungo in ditta con Andrea Giordana presenta il repertorio brillante per antonomasia: "Tovarich" di Deval, regia Parodi; "Due dozzine di rose scarlatte", "L’onorevole il poeta e la signora", di De Benedetti, ma anche "Tradimenti" di Pinter con la regia di Calenda con Giordana e Giampiero Bianchi. Dal 1996 vuole essere testimone responsabile del suo tempo e si dedica completamente al Teatro contemporaneo: così dopo "Corpo d’altri" (1992) e "Cassandra" (1998) di Manfridi , "Album" di Valeria Moretti, "Didone" di Roberto Mussapi, "Regina" di Ludovico Parenti, "Lili Marlène" di Riccardo Tortora, "Lontano da Berlino" di Andrea Barbato, recita in "Libere stanze" (1997) di Silvio Fiore, "Sopra e sotto il ponte" (1997) di Alberto Bassetti; nel 1996 è Clitemnestra in "Coefore" di Eschilo con un’audace regia di Giorgio Pressburger al Teatro Greco di Siracusa .
Dal 1997 come autrice e interprete di: "MIA CARA MADRE" Ricordi e voci della nostra terra dal 1913 alla Liberazione 1945 / ,la storia attraverso la memoria e il canto popolare. Propone alle scuole ( dal 1997 ) POESIA E PAROLA lezione spettacolo con lettura e interpretazione di autori contemporanei, e con il M° Romolo Grano POESIA E MUSICA DEL ‘900”. Dal 2002 come ricercatrice-interprete MIGRANTI poesia sull’emigrazione accanto al grande chitarrista e mandolinista slavo Aco Bocina e “Guerra e pace “poesia, pensieri, musica. Nel 2006, MARIA GOIA e il delitto Matteotti. Nel 2007 da MATTEOTTI ai fratelli CERVI. “SEBBEN CHE SIAMO DONNE” dai moti del risorgimento alla Costituente: un secolo di storia al femminile con canto popolare, nel 2008 di COSTITUZIONE ITALIANA le musiche della sua lunga storia. Nel 1998 per il Teatro Stabile del Veneto La collina di Euridice di Paolo Puppa con Virginio Gazzolo. Nel 1999 a Taormina Arte Festival è Elena di Ghiannis Ritzos, regia Anfuso. Nel 1999 –2000 con Paolo Bonacelli è Ruth in Ritorno a casa di Pinter, regia Guido De Monticelli, e con Eros Pagni è Marcolina in Sior Todero Brontolon di Carlo Goldoni regia di Andrèe R.Shammah. In televisione è Caterina nella fiction di grande successo Distretto di Polizia, in Incantesimo è Liliana “donna di carattere” madre della protagonista . Torna in teatro nel 2004/205 con Lo Zio di Franco Branciaroli, con F. Branciaroli e Debora Caprifoglio per la regia di Claudio Longhi. Nella Stagione 2006/07/08, Indovina chi viene a cena, con Gianfranco D’Angelo di W. Rose. Regia di Patrik Rossi Gastaldi. Nell’estate del 2008 è GUS al femminile ne “IL CALAPRANZI” di H. PINTER accanto al BEN di LORENZO COSTA, ed è ECUBA nella tragedia “LE TROIANE” di EURIPIDE – adattamento di J. P. SARTRE – regia di F. MAGNANO SAN LIO.
Patrick Rossi Gastaldi – Ha cominciato la sua carriera come mimo e col tempo si è costruito un curriculum ricco di esperienze sia come attore, che come regista e autore di tanti spettacoli teatrali. Da ragazzo ha sempre avuto la passione per il canto e qualche anno fa è riuscito anche ad incidere un disco di musica francese. Adora cucinare e confessa che quasi tutti i suoi spettacoli sono pensati in cucina. Dal 1976 al 1985 ha lavorato come attore sotto la direzione di registi quali Aldo Trionfo, Luca Ronconi, Giancarlo Cobelli e M. Gagliardo. Dal 1985 invece si dedica alla regia, con una serie di lavori dedicati al cabaret d’epoca. Dirige quindi Valentin e Petrolin con Pino Strabioli e Gloria Sapio. Col tempo mette in scena testi teatrali di autori contemporanei e poi dirige in tre lavori Anna Mazzamauro e Leo Gullotta in Popkin di M. Schisgall. Patrick Rossi Gastaldi ha vinto la maschera d’Oro Idi per l’interpretazione de L’altro di Aldo Nicolaj. Dirige Scialpi, Chiara Noschese e Giampiero Ingrassia nel musical Il pianeta proibito e tanti altri artisti tra i quali Marco Columbro, Barbara De Rossi, Franca Valeri, Claudia Koll e Anna Proclemer.
PREZZI:
Poltrona platea 1° settore
Euro 25,00
Poltrona platea 2° settore
Euro 21,00
Poltrona galleria
Euro 18,00
Poltrona galleria ridotto
Euro 13,00*
* riservato ai giovani di
età inferiore ai 21 anni
ORARI SPETTACOLI:
Sabato ore 21.00
Domenica ore 15.30
INFORMAZIONI:
Casinò di Sanremo
c.so Inglesi 18
18038 Sanremo
Telefono: 0184-595-1
www.casinosanremo.it
area.manifestazioni@casinosanremo.it