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Il rock romantico del Ponente ligure

24 gennaio 2009 | 10:01
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Il rock romantico del Ponente ligure

Incontro con la band di Ventimiglia, che si sta preparando per lasciare un segno importante in questo 2009.

Un nome interessante, un’impostazione grafica che cattura, dite qualcosa in più su di voi.

Siamo un gruppo nato nel 2002; dopo vari cambi di elementi si è arrivati all’attuale formazione. Ogni componente proviene da esperienze musicali differenti; nonostante ciò, sussiste un grande affiatamento interno.

"Semplicità e malinconia" sono gli aggettivi che vi contraddistinguono?

La semplicità e la malinconia sono le basi sulle quali ci appoggiamo per creare la nostra musica. Spesso pochi accordi possono arrivare al cuore piu’ di 1000 note o "stacchi spericolati". La malinconia è quell’elemento di crepuscolo che alcuni definiscono come "vera felicità", poiché non è tristezza, bensì uno stato d’animo più riflessivo e profondo.

Quanto è importante per voi ascoltare musica?

Ascoltare e creare musica è per noi vitale. Più dell’amore stesso, perché essendo fittizio può svanire; la nostra musica invece, se coltivata e accudita, rimane e ti fa crescere dentro.

Arriviamo alla vostra musica, cosa vi ispira di più?

Ciò che ci ispira maggiormente sono le sensazioni di esperienza quotidiana e la riflessione. Ci può colpire una storia di cronaca od una situazione introspettiva spesso complessa e profonda. La musica aiuta a comprendere e vivere meglio tutto questo.

Chi è tra voi che si occupa dei testi delle vostre canzoni?

Generalmente testi e musica provengono da idee di Federico (cantante) per poi essere arrangiate da tutti in sede di prova. Capita talvolta che alcuni brani possano nascere dall’improvvisazione; si raggiungono espressioni musicali più ampie e dinamiche: vorremmo ora puntare più su questo tipo di situazione creativa.

Avete una varietà d’ascolti notevole (da Chopin ai Porcupine Tree si legge sul vostro space) immagino che la vostra musica risenta di ciò.

Ovviamente ascoltando un certo tipo di musica ne rimani piacevolmente influenzato. Per ovviare però ad una stereotipia è necessario ascoltare più generi musicali, anche ostici ad un primo ascolto.

Siete una proposta musicale interessante, quanto meno diversa da molte delle band del ponente, la vostra strada futura?

Il nostro sogno, come quello di quasi tutti gli artisti, è di vivere con la musica. Farsi notare ed ascoltare, soprattutto con brani prori è sempre una scommessa, perché il pubblico è abituato ad un certo "prodotto".

Leggo dell’uscita di un vostro cd…

Un demo live è già uscito ed ascoltabile sul nostro myspace (www. myspace. com/primulablack), ma è registrato con i alcuni componenti di allora (G.Florio alla batteria e F.Caria alle tastiere). Ora stiamo preparando un ri-editing di 3 brani già presenti nel primo demo: Simplicity, Fallen ed Agorafobia.

Indicate un disco per uno di quelli da isola deserta…

Ognuno qui esprime il suo 🙂 :Per Fede Violator dei Depeche Mode. Per Michele Next objective 2 di Doris Norton. Per Luca Italyan Rum Casusu çikti degli Elio e le Storie Tese. Per Alex Silent Alarm dei Bloc Party.

(Si ringrazia Radiomandrake per la collaborazione)