Christian G. |
Cultura e Spettacolo
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Il clown sotto i riflettori

27 gennaio 2009 | 12:25
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Il clown sotto i riflettori

La presenza scenica e l’istrionismo sono il punto forte di una proposta, che punta ad un intrattenimento globale non solo sonoro.

Una chiacchierata con il vulcanico Christian Gullone, in arte Christian G. Classe 1983, attualmente laureando al Dams di Imperia.

Hai molte attività di cosa ti occupi?

Mi occupo di musica, cinema e teatro, spesso inoltre mi impegno come organizzatore di eventi. Insomma sonouno che vive l’arte a 360 gradi. La presenza scenica e l’istrionismo sono il punto forte della mia proposta, che punta ad un intrattenimento globale non solo sonoro. Più che artista, cantautore o rocker, amo definirmi un clown. Una delle mie grandi passioni è il circo, che ho amato sino da bambino, sopratutto i pagliacci. Ad un certo punto ho capito che è molto più difficile fare il buffone che il drammatico e cosi mi sono appassionato all’arte del ridere. Il clown è la sintesi perfetta di tutte le arti che mi piacciono, teatro, cabaret, musica.

Sono davvero numerosi i progetti che hai messo in piedi in questi anni, i Cyrca, la Grockbanda, i Chrisalide e l’Orchesta di piazza Santa Brigida. Parlacene…

I Cyrca nascono nel 2003, con volontà di rispolverare il repertorio delle pizziche e delle tarante. L’obiettivo è quello di recuperare brani della tradizione meridionale, per poi eseguirli con arrangiamenti contemporanei, pur conservando gli strumenti musicali tipici, come mandola, chitarra acustica, tamorra, tamburello e organetto. Il gruppo è composto oltre che da me (voce, percussioni e strumentini scenografici), da Carlo Ormea, fisarmonica, bouzouki, mandolino, Andrea Montanaro, chitarra acustica e elettrica, Fabio Saccoccia, percussioni e batteria, Youri Martini, basso. Ora il repertorio si è ulteriormente arricchito con brani della tradizione Yiddish, ritmi berberi, musiche slave e canzoni in dialetto ligure.

La Grockbanda, invece, è nata nel 2007. È una formazione in continuo movimento, ma anche in questo caso mi affido sopratutto al senso musicale dell’inseparabile Carlo Ormea, con intorno gli amici Andrea Lorenzi, Ale Gullone, Fabio Saccoccia e Davide Bottini. La proposta della band ripercorre in senso più rock e sperimentale le intuizione di Cyrca. In altre parole un grande calderone sonoro, un laboratorio aperto alla ricerca, sospeso tra passato e modernità. Il nome è evidentemente ispirato a Grock, il noto pagliaccio.

I Chrisalide, sono un altro interessante progetto. Attivi dal 2006, sono un duo formato da me e da una mia compagnia universitaria Alex; abbiamo inciso un album intitolato “Spiritello”, sospeso tra cantautorato e sperimentazione.

L’Orchestra di piazza Santa Brigida, invece, è un gruppo multietnico che prende il nome dalla storica piazzetta del centro storico sanremese. Un progetto che intende condensare le diverse anime culturali che animano la Pigna di Sanremo: la line-up presenta artisti matuziani insieme ad artisti appartenenti alle diverse comunità straniere presenti nella città dei fiori. Sul palco ci presentiamo in una decina, ballerini, percussionisti e musicisti di ogni sorta, con tanto di strumenti tipici provenienti dalle varie regioni del mondo.

Hai ottenuto numerose le soddisfazioni partecipando a festival e rock contest. Cosa segnaleresti ai rittori di Riviera24?

Come solista ho composto musiche per diverse performance teatrali e ho vinto il Festival della canzone inedita di Nichelino – Torino. Ho preso parte alle selezioni finali di quattro edizioni dell’Accademia della Canzone di Sanremo e ho vinto il secondo premio a Jovani x Jubilmusic. Con i Cyrca ho conquistato il secondo premio e il premio speciale della critica al Sanremo Red Music Festival e ho partecipato a Rock in the Casbah. Ho inoltre aperto i concerti di Statuto, Yo Yo Mundi, Skiantos e Giorgio Canali (Csi e Rosso Fuoco).

La tua attività di organizzatore come procede?

Bene di recente sono stato il direttore artistico ll’edizione 2008 di “È in arrivo un treno carico di…”, una lunga rassegna-contenitore, nata in collaborazione con Associazione Red Century, ArtWhere, PeaceWaves e Rock Against Child Pornography., che si è svolta presso l’ex magazzino ferroviario di lungomare Calvino e che si snodava tra mostre di pittura e fotografia, spettacoli teatrali e concerti musicali. Grande successo e tanta soddisfazione. Quello messo a disposizione dall’ex magazzino ferroviario sul lungomare delle Nazioni è uno spazio formidabile adatto ad ospitare eventi di diversa natura. Una benedizione per una città come Sanremo, che non dispone di molti altri luoghi deputati ad accogliere simili iniziative.