Contro l’abbassamento allo 0,0% del taso alcolemico l’assessore regionale Cassini scrive al Governo

30 gennaio 2009 | 13:35
Share0
Contro l’abbassamento allo 0,0% del taso alcolemico l’assessore regionale Cassini scrive al Governo

Giancarlo Cassini, Assessore regionale all’Agricoltura si è mobilitato, come tutti gli Assessori regionali all’Agricoltura, contro questa proposta assurda. Tanto assurda che tutti gli Assessori Regionali si sono dichiarati contrari alla proposta…

REGIONE LIGURIA
ASSESSORE CASSINI SCRIVE AL GOVERNO E AI PARLAMENTARI LIGURI

<< No alla proposta dell’abbassamento ulteriore della percentuale soglia del tasso alcolemico a 0.0 per chi è alla guida di veicoli; distinguere tra vino e superalcolici e capire i reali motivi del disagio specialmente nelle fasce giovanili >>.

POSIZIONE CONDIVISA DA TUTTI GLI ASSESSORI REGIONALI ALL’AGRICOLTURA NELLA RIUNIONE TENUTASI IERI A ROMA

Prima una lettera al Presidente del Consiglio, al Ministro delle Politiche Agricole Zaia e al Presidente della Commissione Trasporti delle Camera; poi una lettera ai Parlamentari eletti in Liguria.

Infine il 29 gennaio a Roma, durante la seduta della Commissione Politiche Agricole, organismo che riunisce gli Assessori all’Agricoltura di tutte le Regioni e delle Province Autonome, dove si è discusso tra le altre cose, delle proposte parlamentari in discussione alla Commissione trasporti della Camera e collegate alla prevista modifica del Codice della Strada, in merito all’ introduzione del nuovo limite 0.0 come percentuale soglia del tasso alcolemico per chi è alla guida di veicoli (ora è alle 0.5).

Giancarlo Cassini, Assessore regionale all’Agricoltura si è mobilitato, come tutti gli Assessori regionali all’Agricoltura, contro questa proposta assurda. Tanto assurda che tutti gli Assessori Regionali si sono dichiarati contrari alla proposta, e hanno deciso di prendere ulteriore posizione con una lettera congiunta al Governo per chiedere di non approvare questa norma.

<< Abbiamo più volte sentito parlare – ci spiega Cassini – dei pericoli connessi all’uso ed all’abuso di alcool e delle conseguenze che questo avrebbe sulla sicurezza sulle strade come causa di incidentalità, in particolare per le fasce giovanili e soprattutto in relazione a tanti recenti fatti di cronaca.

<< Detto questo credo sia necessario non parlare genericamente e solamente di alcool ma distinguere tra superalcolici e prodotti, come il vino, che sono oggetto di tutt’altro utilizzo e sono normalmente utilizzati in altro contesto.
Inoltre – aggiunge l’Assessore regionale Ligure – se si vuole veramente affrontare il problema della incidentalità stradale causata da guida alterata, sia necessario innanzitutto dire con chiarezza quali sono le vere cause che ne sono alla base, e quindi chiedersi quali correlazioni vi siano tra la possibilità di pubblicità esplicita e camuffata che ha trasformato l’uso di determinati prodotti in qualcosa di molto “in” con l’adozione, da parte di giovani e giovanissimi, di determinati stili e modelli comportamentali >>.

L’Assessore ha scritto nella lettera ed esplicitato nel suo intervento alla Commissione a Roma che << è necessario chiedersi se i meccanismi legati all’apertura dei locali di divertimento fino alle prime ore del mattino, che in molti casi favoriscono l’uso di sostanze particolari e di superalcolici per “reggere”, non abbiano una qualche connessione con l’uso e l’abuso di questi e se quindi non sia sensato affrontare il problema alla radice ripensando i tempi del divertimento e della notte >>.

<< Altra cosa molto importante – sottolinea Cassini – è spiegare che il vino, oltre che essere una bevanda storicamente e culturalmente legata in modo forte alla nostra storia e alla nostra cultura, ha, nella stragrande maggioranza delle situazioni, una modalità di utilizzo e di consumo che è quanto di più lontano dallo sballo e dalla ubriacatura ma è invece educazione al consumo moderato e consapevole, e nella stragrande maggioranza dei casi con connessioni praticamente nulle con quella incidentalità che noi vorremmo ridurre >>.

<< Tolleranza zero non vuole dire percentuale 0,0 di tasso alcolemico, ma controlli e prevenzione con sanzioni certe e pesanti nel caso di infrazioni alle regole che già ci sono e devono essere fatte rispettare.
Ad esempio non è un caso che in Francia la percentuale di incidentalità sia calata. Questo non perché le regole siano state inasprite ma perché si effettuano dieci volte i controlli che si eseguono in Italia e ancora, in Inghilterra, questo è avvenuto nonostante il tasso alcolemico sia di 0,8>>.

<< In ultima analisi – conclude Cassini – ritengo sia sensato agire in modo differente su classi e categorie di persone diverse. E che debbano essere trattati in modo diverso, in via preventiva, prodotti che sono diversi quali il vino ed i superalcolici, perché la soluzione non sta nell’abbassamento della soglia del grado alcolemico >>.