Al Teatro Cavour di Imperia domenica 1 febbraio Paolo Hendel con “Il tempo delle susine verdi”

27 gennaio 2009 | 14:46
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Al Teatro Cavour di Imperia domenica 1 febbraio Paolo Hendel con “Il tempo delle susine verdi”

Filo conduttore di questo nuovo lavoro del comico fiorentino è il tema dell’amore: ricordi di scuola, suggestioni, favole rivisitate, versi immortali, battute da osteria, invenzioni surreali e bizzarre storie di quotidiana umanità

Con "Il tempo delle susine verdi" Paolo Hendel domenica 1 febbraio alle ore 21 è il protagonista del prossimo appuntamento della Stagione del Teatro Cavour di Imperia, promossa dal Comune di Imperia in collaborazione con il Teatro dell’Archivolto.
Filo conduttore di questo nuovo lavoro del comico fiorentino è il tema dell’amore: ricordi di scuola, suggestioni, favole rivisitate, versi immortali, battute da osteria, invenzioni surreali e bizzarre storie di quotidiana umanità. Da Platone a Neruda passando per Amedeo Minghi.
Altro tema dello spettacolo è inevitabilmente l’attualità politica: per occuparsene Hendel indossa la sua maschera più famosa, quella del “top manager” Carcarlo Pravettoni, creato per la trasmissione della Gialappas “Mai dire gol” nel periodo 1996-1999. Il personaggio dell’industriale cinico e baro, diventato ricco e potente attraverso i più incredibili e nefasti affari sporchi, perennemente perseguitato da fisco e magistratura per le sue malefatte, è perfetto per dare voce all’arroganza e l’ignoranza dei nostri tempi. Giunto all’apice della sua parabola, Pravettoni viene nominato dal governo Consulente speciale agli Affari Sporchi; per risolvere i problemi più scottanti decide di presentarsi come candidato sindaco in tutte le città italiane, sciorinando programmi farciti di improponibili soluzioni.
A fare da contrappunto all’esilarante monologo di Hendel, scritto a quattro mani con Piero Metelli, già coautore del precedente successo “Il bipede barcollante”, ci sono le musiche dal vivo eseguite dall’autore Ranieri Sessa alla chitarra, Amedeo Ronga al contrabbasso, Stefano Rapicavoli alla batteria e Stefano Negri al sax.

Espressione della più pungente satira della realtà sociale e politica del nostro paese, Paolo Hendel inizia a farsi conoscere negli anni ‘80. A una intensa attività teatrale affianca sin dall’inizio la partecipazione a film, lavorando con Monicelli, Taviani, Von Trotta, Lucchetti, Pieraccioni, e a trasmissioni televisive come quelle della Gialappas, con cui raggiunge la definitiva popolarità.

Biglietti: platea da € 20 a €16, galleria € 13-11, studenti € 8. Info 0183.61978.