Riaprirà a Natale al culto la chiesa delle ex- Carmelitane: dedicata la Santissimi Cirillo e Metodio

22 dicembre 2008 | 16:54
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Riaprirà a Natale al culto la chiesa delle ex- Carmelitane: dedicata la Santissimi Cirillo e Metodio

L’apertura al culto cristiano dopo tanti anni di abbandono ed il tentativo da parte dell’amministrazione comunale di ridurla a salone civico ospiterà la comunità ortodossa romena

Riaprirà i battenti il giorno di Natale quando mancheranno pochi minuti alle dieci di mattina la chiesa delle ex- Carmelitane di Sanremo, restaurata recentemente ed ora restituita al culto cristiano officiato dalla comunità ortodossa romena. Erano più di vent’anni che i credenti non potevano più aver accesso al civettuolo tempio, che sorge ora accanto alla nuova stazione ferroviaria, edificato alla fine dell’ottocento quando in questo angolo di paradiso si stabilì una comunità di suore carmelitane provenienti dalla vicina Francia, nazione in cui allora i Cristiani erano vittime di una feroce campagna laicista promossa dal governo del tempo. Trasferitesi le suore, nel secondo dopoguerra, sulla collina che separa Sanremo da Ospedaletti, a poca distanza dall’odierno casello autostradale, in un convento nuovo di zecca disegnato dal celebre architetto Giò Ponti, dell’ottocentesco convento rimasero solamente la chiesetta ed il parco con il vialetto dedicato alla meditazione delle monache, delimitato da due file di alti alberi. Nuovamente messi a soqquadro dai lavori per la costruzione della nuova stazione ferroviaria cittadina parco e chiesetta furono chiusi al pubblico. L’edificio di culto, che negli ultimi anni era stato officiato dal clero appartenente alla parrocchia di appartenenza ( Nostra Signora degli Angeli),  presentava poi pure notevoli problemi di staticità. Abbandonato divenne rifugio di vandali, sbandati e forse anche satanisti. Onde fermarne il degrado il Comune, proprietario del sedime sul quale la chiesa sorge, pensò di trasformarlo in un salone civico da adibire sia a convegni sia alla celebrazione dei matrimoni civili, ma l’intendimento della giunta comunale fu bocciato dall’allora vescovo Barabino prima e dal suo successore Careggio poi. La chiesetta infatti mai fu sconsacrata. Di fronte all’impossibilità di recuperarla alla confessione cattolica per penuria di sacerdoti, il clero diocesano decise di cederla per gli uffici sacri all’erigenda parrocchia ortodossa- romena, guidata da Padre Claudiu, il parroco la cui giurisdizione si estende sul territorio delle Diocesi cattoliche di Albenga- Imperia e Ventimiglia- Sanremo. “
In questo modo la destinazione al culto cristiano della chiesetta delle ex- Carmelitane non verrà meno” hanno affermato Mons. Careggio ed i parroci della Diocesi, concedendone l’uso a Padre Claudiu. Così il giorno di Natale il giovane prete, originario di Bucarest, riaprirà finalmente i battenti di legno dell’edificio, quando mancherà poco alle dieci.” Quando due di voi sono riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro, disse Gesù ai suoi discepoli” ci racconta Padre Claudiu, raggiante in viso.”Così anche noi romeni riunendoci nel nome del Salvatore intendiamo invocarne la protezione non solo sul nostro paese ma anche sulla città che ci ospita” ha poi proseguito il sacerdote. La Chiesa ora è dedicata ai Santissimi Cirillo e Metodio, patroni d’Europa.