Raccolta telematica di firme contro la chiusura degli ospedali della nostra provincia

11 dicembre 2008 | 09:23
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Raccolta telematica di firme contro la chiusura degli ospedali della nostra provincia

“Abbiamo ribadito più volte che la nostra sanità deve essere adeguata ai tempi, sia dal punto di vista tecnologico sia dal punto di vista del servizio all’utenza. La nostra popolazione è prevalentemente costituita da over 65”

La CISL di Imperia ha avviato, nei giorni scorsi, una raccolta telematica di firme contro la chiusura degli ospedali della nostra provincia e la costruzione di un unico presidio ospedaliero.
L’ipotesi dell’ospedale unico sta, purtroppo, prendendo corpo. Abbiamo ribadito più volte che la nostra sanità deve essere adeguata ai tempi, sia dal punto di vista tecnologico sia dal punto di vista del servizio all’utenza. La nostra popolazione è prevalentemente costituita da over 65 (oltre il 27%) ed i bisogni di tale segmento demografico cozzano contro la costituzione di un ospedale unico.  Il problema non si può certo semplicemente risolvere con delle semplici case della salute ma devono essere presenti presidi ospedalieri efficienti sul territorio.
Come risolvere allora il problema? Con la quota capitaria. La Regione Liguria destina alla nostra provincia il 10% in meno della media regionale di finanziamento alla sanità. Questo avviene da molti anni quindi il differenziale che si è creato è molto elevato. Assistiamo a delle situazioni paradossali (ad esempio la provincia di Savona ha finanziamenti superiori alla nostra e 4 ospedali di cui uno, quello di Albenga aperto da poco nuovo ed efficiente; la Provincia di Spezia, con un numero di abitanti simile al nostro territorio, ma con meno comuni (32 rispetto ai nostri 67) avrà in dotazione un ospedale nuovo oltre a quelli esistenti, non un ospedale come quello che vogliono costruire qui e cioè fotocopia, come specialità presenti, di quelli esistenti ma un ospedale con super specialità.  Sono anni che la CISL sollecita l’assegnazione di una quota capitaria corretta al nostro territorio ma, invece, preferiscono tagliarci gli ospedali.
La strada che abbiamo scelto è quella della sensibilizzazione della popolazione di fronte a questa ennesima presa in giro dei cittadini imperiesi che, pur pagando regolarmente le tasse sul servizio sanitario, si ritroveranno a non averlo più o ad averlo molto lontano.
Per queste ragioni la CISL invita tutta la popolazione ad aderire alla raccolta di firme telematiche contro la chiusura degli ospedali di Imperia Sanremo e Bordighera.  Basta  andare sul sito internet della CISL di Imperia  www.imperia.cisl.it e apporre la propria adesione.  

Il Segretario Generale Remigio D’Aquaro