Presentato stamattina il documentario Camminamare 2008

19 dicembre 2008 | 16:37
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Presentato stamattina il documentario Camminamare 2008
Presentato stamattina il documentario Camminamare 2008
Presentato stamattina il documentario Camminamare 2008

“Il documentario rappresenta un mio doloroso atto d’amore verso una terra che comincio a conoscere bene” commenta Elisa Nicoli, la regista

Presso la sede della Rete del Turismo Responsabile si è tenuta oggi, venerdì 19 dicembre, la conferenza stampa di presentazione del documentario CamminAmare Liguria. Alla conferenza stampa sono intervenuti: la regista Elisa Nicoli, il fotografo Riccardo Carnovalini, Roberto Raineri e Claudio Porchia della Rete del Turismo Responsabile del Ponente Ligure.
Il film è stato realizzato durante il progetto CamminAmare Liguria 2008, e racconta il cammino di Elisa e Roberto durato 19 giorni e per complessivi 390 chilometri lungo tutta la costa ligure, da Marina di Carrara ai Balzi Rossi. Un viaggio lento per scoprire la Liguria nelle sue bellezze e nelle sue bruttezze e problematiche ambientali.
“Il documentario rappresenta un mio doloroso atto d'amore verso una terra che comincio a conoscere bene” considera Elisa Nicoli, la regista. “Ho cercato di realizzare un documentario ibrido, che non sia solo di pura informazione e denuncia, ma che cerchi di bilanciare gli orrori con la bellezza, che ancora resta in qualche angolo della Liguria”.
Claudio Porchia dopo aver rilevato la bellezza del film, che ha colto i problemi della costa ligure, senza cadere nella facile e sterile denuncia afferma “Nel documentario trova conferma la percezione che la cementificazione della costa abbia raggiunto dei livelli insuperabili”. Il documentario può diventare un interessante strumento di lavoro ed un'opportunità per chi vuole conoscere e approfondire la situazione ambientale della costa ligure. Sarebbe interessante venisse anche proiettato nelle scuole”.
Riccardo Carnovalini, fotografo e camminatore, uno dei due padri del progetto CamminAmare Liguria 2008, assieme ad Alex Muzi Falconi, improvvisamente morto a pochi mesi dalla partenza vive il documentario anche come un veicolo per rivivere le emozioni più forti sentite durante il cammino. “Ritengo che sia un buon affresco della Liguria oggi” afferma. “Il serpentone delle persone che scendono nel Parco di Portofino è un'immagine che mi ricorda uno dei momenti migliori del nostro viaggio. Sono sette chilometri di territorio in condizioni di naturalità a picco sul mare. Rispetto alle situazioni negative, nel ponente più che nel levante, si avverte la frattura tra gli abitanti e il loro territorio. Il proprio ambiente non viene più considerato la propria casa, non c'è più un senso di appartenenza al proprio territorio. Ci si preoccupa sempre dei turisti, ma troppo spesso ci si dimentica degli abitanti”.
Roberto Raineri ha concluso affermando che “il documentario è interessante anche come stimolo per un dibattito sul turismo, che non deve essere solo di seconde case, ma un modo per incontrarsi e rispettoso delle persone e dell'ambiente”.
Per avere una copia del documentario rivolgersi a Elisa Nicoli elisa.nicoli@poste.it
Il progetto CamminAmare continua, con un cammino da Roma a Luni, che si svolgerà dalla metà di giugno, alla fine di luglio 2009. Un viaggio aperto a chiunque voglia aggregarsi. Per tutte le informazioni visitare il sito www.camminamare.eu


Il DVD del documentario del Camminamare Liguria 2008

Il documentario dura un'ora. Il ritmo è rapido, una serie di cartoline in movimento dalla Liguria dell'estate 2008 si susseguono una dopo l'altra. Il tempo di fermarsi accanto ad un fiume a mangiare e già si torna a camminare sul cemento. Tanti incontri con i comitati, associazioni, enti locali, che raccontano alcuni problemi ambientali della propria zona.
Anche solo l'accostamento delle immagini può portare lo spettatore a sentire la profonda differenza tra una relazione ecologica con la Natura e un rapporto di sfruttamento e dominio.
Non è un documentario di denuncia, ma di suggestione, sulla bellezza e bruttezza che convivono in uno spazio ristretto, si sovrappongono, si confondono, fanno male, fanno sperare… Il turismo di massa viene sempre considerato come una grande fonte di ricchezza per il territorio. Eppure la ricchezza sembra solo calcolata su parametri economici, visto che aumenta l’inquinamento atmosferico e marino, aumenta la cementificazione, aumenta il numero dei rifiuti.  Un altro tipo di turismo più lento e più attento può portare tutto un altro ordine di ricchezza, che recuperi le tradizioni locali, la biodiversità, il contatto umano, la bellezza stessa dell’esistenza.
Riccardo attraverso la sua stessa persona e poi le sue foto, il suo scrivere, Elisa attraverso le immagini in movimento, vogliono mostrare in maniera sottile, non declamata, una profonda rottura. La grande distanza che separa l’ideale di sviluppo economico portato troppo spesso avanti a livello politico e il reale benessere ottenibile anche con il semplice camminare in un bosco.