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Pepimorgia illumina il presepe reale della Reggia di Caserta

22 dicembre 2008 | 10:43
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Pepimorgia illumina il presepe reale della Reggia di Caserta

Servendosi di tecnologie più o meno sofisticate – da punti luci motorizzati ed ACL a laser, macchine del fuoco digitalizzate ma anche semplici candele – l’arte del light designer è quella di manovrare le luci per dipingere e creare

Dal 21 dicembre il Museo Nazionale Romano in Palazzo Altemps ospiterà la preziosa collezione del presepe Reale della Reggia di Caserta, un’eccezionale esposizione nata con l’intento di celebrare il Natale in uno scambio culturale tra due città, l’antica capitale di un Regno e la capitale di tutta l’Italia, tra quello che Napoli era nei secoli d’oro e che ora è Roma, città di incontro e di confronto tra popoli diversi. L’iniziativa, dal titolo Il Presepe Reale e le vestiture del popolo, si protrarrà fino al 22 febbraio 2009 ed è promossa da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Roma e Regione Campania con il coordinamento di Anna Maria Romano, la progettazione di Fabiana Capozucca e gli allestimenti di Vincenzo Russolillo per Gruppo eventi. A curarne il progetto illuminotecnico è Pepi Morgia, light designer di fama internazionale che nella Capitale ha già curato le installazioni luminose permanenti di prestigiosi monumenti storici quali la Cupola di San Pietro, il Colosseo, la Fontana di Trevi e la Colonna Traiana.
Progetti di illuminazione per monumenti e centri urbani, illuminazioni di interni, installazioni luminose, mostre, yacht, luci artistiche per discoteche, performance teatrali e musicali, illuminazione della Sacra Sindone, realizzazione di impianti illuminotecnici e architettonici: nella sua quarantennale carriera PEPIMORGIA ha saputo vestire gli spazi e le persone di creativa lucentezza, spettacolarizzando dai padiglioni di expo internazionali – celebri quelle di Hannnover, Lisbona e Siviglia – ai concerti pop dei artisti del calibro di servendosi di Elton John, Van Der Graaf Generator, Genesis, Luciano Pavarotti, Fabrizio Dè Andrè, Zucchero, Claudio Baglioni, Laura Pausini, Andrea Bocelli…
Servendosi di tecnologie più o meno sofisticate – da punti luci motorizzati ed ACL (Air Craft Lemming) a laser, macchine del fuoco digitalizzate ma anche semplici candele – l’arte del light designer è quella di manovrare le luci per dipingere, creare e trasmettere delle nuove sensazioni, dando visibilità ai soggetti ritratti e rispettando al tempo stesso il giusto equilibrio tra intensità, colore e distribuzione della luce, oltre la ricercatezza del semplice effetto pittoresco.