Marco Ballestra scrive alle redazioni contestando, punto per punto, il discorso del ministro Scajola



Le sto’ scivendo, non di ritorno da Londra, ma da Airole. Se al tirbunale di Sanremo ed a quello di Ventimiglia mancano carta, inchiostro e supporti informatici, per prima cosa andrebbe fornirglieli.
Leggo con grande interesse le dichiarazioni del Ministro Scajola, alla giornata del PDL svoltasi domenica scorsa a Sanremo.
Alcune riflessioni : tra le buone novità politiche dell’anno in chiusura, cita la nasciscita del PDL, e del PD .
Quali fossero mosse congiunte di uno stesso disegno. La riforma della giustizia : rendere piu’ veloci i processi, e la certezza
della pena. Il Ministro, dichiara che il 70% degli imputati e destinato ad essere prosciolto.
Mi scusi, nei prosciolti, non inserisce mica anche i prescritti ? Perchè allora, la percentuale dei prosciolti andrebbe rivista al ribasso. Sulla prescrizione ( e sull’immunità parlamentare) comunque, c’è in Italia una categoria di persone ,che ha costruito la propria fortuna. La giustizia, qualcuno ha detto che è : il potere dei senza potere. Quelli che non hanno i mezzi per far valere diversamente le proprie ragioni, nella giustizia dovrebbero trovare rifugio. Non puo’ esistere giustizia, se non nell’indipendenza dal potere legislativo (parlamento) e da quello esecutivo (governo).
I miei discorsi comunque,volano basso. Le sto’ scivendo, non di ritorno da Londra, ma da Airole.
Se al tirbunale di Sanremo ed a quello di Ventimiglia mancano carta, inchiostro e supporti informatici, per prima cosa andrebbe fornirglieli. Sarebbe il primo passo concreto, verso una giustizia migliore. Altro grande segnale nei confronti del popolo italiano, sarebbe stato quello di escludere dalla rappresentatività politica i condannati con sentenza definitiva.
A riguardo, giace una richiesta legittima di referendum popolare, della quale non si è bellamente tenuto conto.
Le ultime elezioni politiche, per legge costituzionale, non si sarebbero dovute svolgere, se non dopo questa consulatizione
popolare………illegittime.
La magistratura ha già le armi spuntate, e la vostra volontà di ridurre drasticamente i reati per i quali le intercettazioni saranno possibili, renderà imperseguibili , gran parte dei reati che avvengono nel nostro paese. Non dovreste compiacervi del caso morale che attraversa il PD,ma iniziare a rimuovere quell ‘impunità trasversale, di cui gode la classe politica nel nostro paese.
Il caso De Magistris, è un’esempio folgorante di malaffare all’italiana. Testimonia l’ingerenza della classe politica, ad impedire i procedimenti che la riguardano.
Purtroppo, in questo caso, anche l’intervento del Capo dello Stato, è andata ben’oltre alle competenze previste dall’ordinamento.
Non voglio farle l’elenco delle dichiarazioni e delle smentite che Lei, ed il Presidente del Consiglio, in ripetute occasioni, avete fatto, in questo 2008 "allo sbando". In un momento come questo, piu’ che mai, avremmo bisogno di persone deputate
a rappresentarci, preparate e coerenti. Se vogliamo dare un’occhiata a quelle che noi citiamo spesso come "democrazie avanzate", facciamolo pure.
La retromarcia di Busch sulle armi di distruzione di massa che non c’erano, e sull’inopportunita di esserci infilati in un conflitto in Iraq, non ha suscitato alcuna corrispondenza italiana. Sul caso del Governatore dell’ Illinois: i margini operativi nei quali si è
mosso il Procuratore, e quelli della stampa *libera *che ha raccontato la vicenda, non hanno sollevato alcuna *questione giustizia,* tra la classe politica.
Soltanto la voglia di fare chiarezza in fretta…. e pulizia. Purtroppo, nelle sue citazioni storiche ed economiche non mi ritrovo.
Nel dopoguerra, ci si ritrovava attorno a dei valori condivisi. Convinti di concorrere, ognuno per suo conto,alla costruzione di una
società piu’ giusta. Che ne dica il nostro Presidente, una fascia crescente di italiani, ha perso
ogni sorta di ottimismo e sopravvive alla giornata. Purtroppo, nella realtà, non ha quelle risorse finanziarie a cui gli si
chiede di attingere.
Non si puo’ chiedere al potere di rinnovarsi, ma di farsi da parte si ! Di destra o di sinistra, rappresentate soltanto le vostre segreterie, e gli interessi di chi vi è dietro. Il primo partito italiano è , in questo momento, quello di chi non si
recherà a votare, o annullerà la propria scheda. Non abbiamo voglia di mandare in Europa, una classe politica che mira
soprattutto, a garantirsi per cinque anni l’immunità parlamentare. Lascio perdere le riflessioni che avrei voglia di fare, a riguardo di quel ceto medio, costituito dai piccoli e medi imprenditori che Lei cita. Abbandonati a se stessi. Come le fascie piu’ deboli, in questo momento di grossa difficoltà.
La Sua politica delle grandi opere infrastrutturali, in questo momento, và a drenare risorse enormi, a favore di pochi gruppi industriali, e di chi gestisce i sub-appalti a cascata. Non parliamo del capriccio del Ponte sullo Stretto, di chi vuole lasciare ai
posteri, il suo Arc de Triomphe, costi quel che costi. Un’opera tra l’altro, non considerata prioritaria, ne dai rappresentanti
regionali calabresi ne da quelli siciliani. In mano ad una società, che ci è già costata una Basilica di San Pietro, presieduta da un signore che non parla neppure l’italiano. Non so’, come e a che costi, usciremo da questa crisi. Ma so’ , che le scelte della classe politica di cui Lei fa parte, contribuiranno ad aggravare la spirale nella quale , nostro malgrado, ci hanno infilato.
Per quanto riguarda gli uomini a Lei cari sul territorio, ed alla provvida legge Pecorella che salvo’ le penne a qualcuno, non ne voglio parlare in questa sede. Il mio mondo non è il Suo. Noi produciamo una ricchezza che Voi gestite con risulati insoddisfacenti. Dovreste dispensare meno proclami, ed occuparvi con maggiore attenzione dei problemi dei cittadini . I tempi in cui alle masse si raccontava « non importa cosa » son finiti. Ora le notizie viaggiano in rete velocemente( nonostante l’Italia sia ben lontana dall’essersi dotata di una rete adeguata ) I tempi di "quella dell’uva" son finiti. Auguro alla nostra classe politica, buone feste. Auguro agli italiani un 2008, in cui ritrovare lo spunto per rialzare la schiena.