Le considerazioni di una lettrice dopo l’ennesima denuncia degli imprenditori balneari di Bordighera

4 dicembre 2008 | 10:34
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Le considerazioni di una lettrice dopo l’ennesima denuncia degli imprenditori balneari di Bordighera

“Giova ricordare che i cittadini di Bordighera danneggiati dalle alluvioni degli scorsi anni attendono ancora, invano, risposte alle loro richieste danni”

Vorrei fare alcune considerazioni dopo aver letto l'ennesima denuncia degli imprenditori balneari di Bordighera.
Giova ricordare che i cittadini di Bordighera danneggiati dalle alluvioni degli
scorsi anni attendono ancora, invano, risposte alle loro richieste danni. Sarebbe
paradossale se si procedesse a rimborsare i gestori balneari dimenticandosi di chi,
prima di loro, e per gli stessi motivi, ha subito gravi danni da eventi meteorologici di straordinaria intensità.
Qualcuno ci ha suggerito, di proteggere le nostre abitazioni con un'assicurazione
privata. Mi chiedo se i gestori di attività commerciali non dispongano di tale
assicurazione come suggerirebbe una logica prudenziale, visti i recenti trascorsi.
In questi anni si stanno spendendo molte risorse per il nostro prezioso litorale.
Molte sembrano agli occhi di una incompetente in materia come la sottoscritta,
sprecate. Ricordiamo i ripascimenti elettorali, ingoiati dal mare in corso d'opera,
ricordiamo il più recente ampliamento del secondo lotto, la scorsa estate: si decise
di proseguire dal S.Marco al Kursaal, esattamente nella zona dove oggi lamentano
gravi danni due ristoranti; il Maoma e lo Sport Nautico e uno stabilimento
balnear-discotecaro, il Kursaal, appena riparato la scorsa estate.
In ogni caso l'abitudine ormai consolidata di molti operatori balneari di non
smontare completamente le attrezzature a fine stagione – sollecitata ancora ieri
dall'Assessore Sferrazza sul Secolo XIX – contribuisce ad accuire i danni delle
mareggiate che arrivano puntuali ogni anno: con sempre maggior intensità a causa dei cambiamenti climatici del pianeta.
Da anni le lamentele dei gestori balneari, spesso accompagnate dall'inevitabile
spauracchio dei licenziamenti di personale, non trovano alcun riscontro nella
chiusura o nella messa in vendita di licenze balneari; e quando è successo, i prezzi
erano tali da far prevedere utili cospicui per il potenziale acquirente.
Apparentemente questa contraddizione rende meno credibili le loro periodiche
lamentele.
Non voglio con questo augurare sventure ai nostri concittadini imprenditori balneari, anzi esattamente il contrario: lunga vita a tutti loro e ai loro dipendenti.
Hanno ragione quando chiedono di varare quanto prima il "Piano di Utilizzo del
Demanio": il piano spiagge, annunciato da tempo. Ma sono imprenditori, soggetti al
rischio d'impresa, devono confrontarsi con il mercato, con tutti i vantaggi e rischi
del caso: magari assicurarsi, quando possibile, contro eventi prevedibili nel loro
manifestarsi ; le mareggiate non sono un fenomeno recente, ce le ricordiamo da
sempre, anche se l'intensità è cresciuta negli ultimi anni.
Ma devono anche rispettare la legge come tutti noi. Alla mia famiglia è stata fatta
smontare una tenda che proteggeva il balcone dalle intemperie invernali, permettendo di ampliare di poco la nostra piccola abitazione. L'abbiamo smontata, non senza borbottare, non capisco perché dovrebbe essere diverso per i gestori di un'attività commerciale che, grazie a quell'abuso, aumentano la capienza del locale: e il relativo fatturato. Chiederemo regolare autorizzazione all'ufficio tecnico, sperando nella stessa benevolenza dell'amministrazione che ha già promesso un ampliamento del 25% della cubatura degli stabilimenti balneari.
Ed infine sarebbe giunto il momento di fare chiarezza nella terminologia usata per
identificare le strutture posizionate sulla nostra spiaggia: ci sono sempre meno
"stabilimenti balneari", come eravamo abituati a conoscerli, e sempre più
"ristoranti" che occasionalmente diventano stabilimenti balneari. Gli stabilimenti
balneari si montano e si smontano in occasione della stagione balneare, i ristoranti
sono ormai strutture consolidate e permanenti. Spesso la commistione comporta la
presenza di parte delle strutture balneari anche in inverno. Servirebbe chiarezza
anche su questo, magari permettendo l'apertura tutto l'anno, con relativi oneri e
benefici a cura degli imprenditori balneari.

In bocca al lupo a tutti.

Anne – Bordighera.