La Tony Cliffton Band ha fatto centro

8 dicembre 2008 | 12:33
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La Tony Cliffton Band ha fatto centro
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La Tony Cliffton Band ha fatto centro
La Tony Cliffton Band ha fatto centro

Grande evento musicale sabato sera all’Aighesé. Centinaia di persone hanno preso d’assalto la città vecchia per non perdersi il ritorno sul palco di Larry Camarda (Fotoservizio by Arry The Shot).

Che sarebbe stato un successo lo si sapeva. Il ritorno sulle scene di Larry Camarda è stato calibrato sino al minimo dettaglio. D'altra parte Larry, che una volta faceva il bassista nella pionieristica Ratamuce Band, da 10 anni si dedica all'organizzazione di concerti.

Tra le tante iniziative, ricordiamo che è il direttore artistico del mega festival "Rock in the Casbah" (che si tiene ad agosto nel centro storico sanremese e che ha portato in Riviera nomi come Linea 77, Tre Allegri Ragazzi Morti, Frankie Hi Nrg Mc, Baustelle, Meganoidi, Skiantos), per parte relativa alla live music ha collaborato con SanremOff la rassegna delle manifestazioni collaterali al Festival e trova ingaggi alle band nei locali del Ponente che danno spazio al rock.

Apprensivo, puntiglioso, maniacale, ogni volta si danna l'anima per la riuscita dell'evento. In questo caso, visto che il concerto era il suo, ha esagerato. Il tam tam è partito almeno sei mesi fa, quando il progetto musicale era ancora nella sua fase embrionale. Locandine, vignette, fotomontaggi, spediti via mail ad amici e conoscenti tanto per tenere alta la tensione.

Poi il mese scorso è scattata l'offensiva: myspace e facebook sono stati letteralmente inondati dalle sue divertenti produzioni grafiche, che annunciavano l'imperdibile ritorno del "Cavaliere Ottuso" – come si è ironicamente definito lui stesso – e della sua Tony Cliffton Band (la ragione sociale l'ha rubata ad un personaggio di Andy Kaufman, aggiungendo una effe nel cognome).

Nelle ultime settimane è toccato alle testate giornalistiche della provincia subire la pioggia dei comunicati. Il passaparola fomentato dai ragazzi del suo giro ha fatto il resto.

Enzo Cioffi, noto batterista jazz sanremese e collega di Camarda nell'organizzazione di Rock in the Casbah ha così sintetizzato la questione: «Larry ha capito la strada giusta. Era un semplice concerto – ha commentato – ma si è creata l'atmosfera dell'evento. Dovrebbe accadere molo più spesso, sarebbe di spinta per tutta la scena musicale della nostra provincia».

Ma non è stato solo l'intelligente uso dei mezzi mediatici ad attirare centinaia di persone all'Aighesè nella città vecchia sanremese. La classe dei quattro moschettieri scesi in campo per l'occasione è stata determinante. La Tony Cliffton Band è un piccolo super-gruppo che mette insieme quattro musicisti storici del panorama rock matuziano: oltre a Larry Camarda (voce e chitarra), c'erano Fulvio Gaslini (basso), Fabio Rossi (chitarra) e Mimmo De Leo (batteria). Chi segue le vicende del rock sanremese li ricorderà in compagnia di storiche formazioni, Crossbones, Shine, Burning Purple e Blues Express.

«In questi anni – racconta Camarda – mi è venuta voglia di confrontarmi con la scrittura, con la forma canzone. Avevo una serie di nuovi brani e ho chiamato a raccolta alcuni amici di vecchia data. Ho scelto tre strumentisti eccezionali, anche perché io mi considero più un autore che un cantante o un musicista vero e proprio. Con loro sapevo che sul palco avrei avuto un supporto fuori dall'ordinario».

Ed infatti il concerto, con il locale nella Pigna gremito di appassionati, è stato potente e di grande impatto emotivo, ha proposto un robusto rock classico con intarsi progressive e psichedelici a colorare le nuove composizioni di Larry, poi una mirata selezione di cover di brani storici italiani ed internazionali, reinterpretati secondo il personale stile del quartetto, ed infine alcuni vecchi brani della Ratamacue Band.

Prima e dopo lo show l'atmosfera è stata riscaldata dalle distorsioni di Radiomandrake, che ha animato l'evento con un dj set a tutto punk 'n' roll. Si è ballato sino all'alba.

A lato alcune foto della serata, scattate dal nostro Arrigo "Arry The Shot" Baroni.