La Rubrica di Don Giacomo Simonetti ci invita ad una riflessione sull’Anno Nuovo

“Malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza, sono queste le stoviglie, i ferri vecchi di cui ci si deve liberare perché il 2009 nasca sotto i migliori auspici”
Passato il Natale si è alle prese con un’altra ricorrenza: il capodanno. Quasi nessuno sfugge alla tradizione del veglione, dei botti di mezzanotte, per salutare nel fracasso più sfrenato l’arrivo del nuovo anno nella speranza di propiziarsi giorni felici. Sopravvive ancora l’usanza di gettare dalla finestra oggetti vari, quasi rito scaramantico di liberazione dalle scorie del recente passato per entrare rinnovati nel nuovo ciclo annuale. Se per un verso questa tradizione ha un valore simbolico, si deve per l’altro riconoscerne l’inefficacia, infatti se si vuole dare una svolta alla propria vita non ci si può fermare a un gesto esteriore, sarebbe come modificare un dipinto cambiando la cornice. E’ l’eterno illusorio tentativo del minimo sforzo e del massimo rendimento, oppure del gioco dello scaricabarile, ma con la verità non si può barare. Se vuoi che la tua vita faccia un salto di qualità, se vuoi che le relazioni con gli altri favoriscano concordia e pace, c’è una sola via obbligata che parte dal profondo del nostro cuore. E’ tutta la sozzura interiore che dobbiamo snidare e buttare fuori, ce lo ha detto a chiare lettere il Signore: “Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: prostituzioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo”: Sono queste le stoviglie, i ferri vecchi di cui ci si deve liberare perché il 2009 nasca sotto i migliori auspici. Coraggio e auguri!