Intervento dell’Assessore di Imperia, Rodolfo Leone a proposito di Villa Carpeneto

5 dicembre 2008 | 12:24
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Intervento dell’Assessore di Imperia, Rodolfo Leone a proposito di Villa Carpeneto

“L’Amministrazione Sappa ha ritenuto di alienare alcuni beni di proprietà comunale i quali non sono affatto indispensabili alla positiva conduzione della cosa pubblica”

Sulla vicenda relativa a Villa Carpeneto si stanno diffondendo interpretazioni che non sempre rispettano la situazione reale e la verità sostanziale dei fatti. Innanzitutto vorrei puntualizzare che l’Amministrazione Sappa ha ritenuto di alienare alcuni beni di proprietà comunale i quali non sono affatto indispensabili alla positiva conduzione della cosa pubblica. In molti casi si trattava di immobili o terreni che, se mantenuti nel possesso, avrebbero rappresentato non un beneficio per le casse comunali ma addirittura un costo. Ed è esattamente la situazione di Villa Carpeneto. Il Comune possiede una struttura che ha caratteristiche analoghe (Villa Faravelli) e migliori per l’uso cui si potrebbe destinare l’immobile di Porto Maurizio, e sarebbe veramente assurdo fare un doppione, soprattutto in un momento congiunturale come quello attuale, perché sarebbe uno spreco. Spesso, giustamente, si stigmatizzano gli sprechi pubblici; ma poi bisogna anche avere il coraggio di prendere decisioni sagge. A nessuno fa piacere vendere una proprietà comunale, ma se mantenerla è un errore bisogna trarne le conseguenze. Chi sbaglia porta al dissesto l’ente che amministra, e a pagare poi sono i cittadini. L’ultimo caso, quello di Sanremo , è esemplare. Nonostante sia uno dei comuni d’Italia con il più alto rapporto tre le entrate ed il numero dei residenti, ovvero sia molto ricco, oggi si trova nelle condizioni di dover rinunciare a servizi ed eventi essenziali.
Ad Imperia abbiamo deciso di non spendere somme ingenti per i consistenti lavori di manutenzione straordinaria necessari per Villa Carpeneto: le stesse somme possono, più proficuamente per i nostri figli, essere destinate alla manutenzione delle scuole, mentre il ricavato della cessione può servire a migliorare altri edifici pubblici. Ovviamente si sono cercati enti e banche che potessero essere interessati all’acquisto. E’ una cosa che fa qualunque amministratore pubblico con un minimo di buon senso, e suggerirlo ora equivale a scoprire l’acqua calda. Ma non possiamo certo costringere la Cassa di Risparmio ad acquisire Villa Carpeneto se non è di questo avviso!
D’altro canto basta guardare che cosa accade nei vari Comuni italiani, in maggioranza governati dalla sinistra, per capire come certe scelte siano generalizzate, proprio perché dettate dal buon senso e dalla necessità di amministrare nel miglior modo possibile. La “filosofia politica” è oggi meno importante dei problemi connessi con la sicurezza, con la viabilità, con le tasse, i parcheggi e via elencando. E l’ente pubblico non può più accollarsi spese “voluttuarie” se ciò avviene a scapito di quelle “necessarie”.

Rodolfo Leone