Bordighera ricrea un palmeto dell’800, grazie alla collaborazione della famiglia Natta



L’iniziativa nasce all’interno del progetto ‘Phoenix’ condotto dal Comune di Bordighera, con il Centro studi delle palme di Sanremo e l’Ird (Istituto per la ricerca e lo sviluppo) di Montpellier che prevede il censimento di tutte le palme dattilifere.
E’ decollato, oggi, a Bordighera, grazie alla collaborazione della famiglia Natta, che ha messo a disposizione il proprio palmeto che conta circa 80 esemplari, la realizzazione di un giardino pilota, prefetta riproduzione di quelli in auge nell’Ottocento, che sara’ successivamente aperto al pubblico. L’iniziativa nasce all’interno del progetto ‘Phoenix’ – condotto dal Comune di Bordighera, con il Centro studi delle palme di Sanremo e l’Ird (Istituto per la ricerca e lo sviluppo) di Montpellier – che prevede il censimento di tutte le palme ‘Phoenix Dactylifera’ presenti a Bordighera e Sanremo e provenienti dal Vallone del Sasso, il palmeto piu’ a nord d’Europa.
‘Il Vallone del Sasso – spiega, Claudio Littardi, responsabile del Centro studi e ricerche delle palme, di Sanremo – oltre ad essere uno dei piu’ antichi in assoluto, ha circa settecento anni, una volta contava quasi trentamila palme, scese a un migliaio nell’Ottocento’. Il progetto ‘Phoenix’ prevede il censimento di tutte le piante residenziali e di quelle trasferite a Sanremo. ‘Ad ogni esemplare – prosegue Littardi – si da’ un codice in base al sesso, alla qualita’ del dattero prodotto, all’epoca di fruttificazione e alle caratteristiche della foglia, a seconda che siano ebraiche o cristiane. Ad ogni pianta, inoltre, vengono prelevati campioni di dna destinati alla prima banca dati del dna che stiamo realizzando per individuare i genotipi interessanti dal punto di vista ornamentale e della fruttificazione’.
Alla presentazione del progetto del giardino pilota, oggi, erano presenti anche l’assessore alla floricoltura di Bordighera, Giovanni Allavena e per la delegazione francese: il genetista Jean Christophe Pintaud e il sociologo Robert Castellana. Perche’ realizzare un giardino in stile Ottocento? ‘Oggi i palmeti sono tutti abbandonati – conclude Littardi – e quelli curati risalgono tutti a quell’epoca’.