Spettacoli circensi con animali, Circolare dell’Enpa ai Dirigenti delle Scuole Imperiesi

13 novembre 2008 | 09:08
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Spettacoli circensi con animali, Circolare dell’Enpa ai Dirigenti delle Scuole Imperiesi

“Si è portati a vedere, spesso divertendosi, animali totalmente soggiogati alla volontà dell’uomo e, spessissimo, costretti a tenere comportamenti innaturali”

Gentile Dirigente,

l'Ente Nazionale Protezione Animali Onlus, riconosciuto Ente Morale con decreto del Presidente della Repubblica del 31 marzo 1979, intende sottoporre alla Sua attenzione un aspetto a nostro avviso imprescindibile da importanti risvolti educativi.
Ogni anno il mondo della scuola viene chiamato ad assistere a spettacoli circensi i quali, in buona parte, fanno ancora uso di animali. Siamo sicuri che Ella avrà già sentito delle note polemiche causate soprattutto dalle deprimenti condizioni di detenzione degli animali negli zoo circensi e dalle tecniche di addestramento. Ad oggi, infatti, tutti gli animali del circo sono inevitabilmente costretti in spazi ristretti ed in condizioni paragonabili spesso ad una vera e propria schiavitù. Poche unità di metri quadrati di gabbia metallica per i grandi felini e, spesso, le doppie catene alle zampe degli elefanti. Le tecniche di addestramento, più volte descritte e rivendicate dai circensi, si basano, nel migliore dei modi, sul condizionamento degli animali all'assunzione del cibo solo dopo avere eseguito correttamente un esercizio. Questo fino allo sfinimento. Queste tecniche, definite dai circensi "di addestramento con dolcezza", sono efficaci perché basate sulla paura efficacemente inflitta dall'uomo. Sono certo di farLe cosa gradita, informandoLa che nel sito web di ENPA è disponibile un dossier che tratta dei vari aspetti relativi alla detenzione degli animali nei circhi, addestramento compreso. Se lo vorrà potrà visionarlo sulle pagine dell'Ufficio Cattività di www.enpa.it.
Quello che ci preme ora sottolinearLe è invece la valenza negativa, sotto il profilo pedagogico, che uno spettacolo circense basato sull'uso degli animali può ingenerare su un giovane spettatore. Si è infatti portati a vedere, spesso divertendosi, animali totalmente soggiogati alla volontà dell'uomo e, spessissimo, costretti a tenere comportamenti innaturali. Si tratta, a nostro avviso, di manifestazioni fortemente diseducative ancorché apprese in un contesto di liceità (come quello promosso dalla scuola) e di festa.
Siamo certi che Ella saprà dell'ampia bibliografia prodotta sugli aspetti educativi inevitabilmente coinvolti dall'assistere ad uno spettacolo circense con animali. Di recente, peraltro, oltre 500 psicologici italiani, tra cui eminenti esponenti del mondo accademico, hanno condiviso un documento proposto dalla psicologa Annamaria Manzoni, con il quale viene espressa la motivata preoccupazione sulle conseguenze pedagogiche, formative e psicologiche causate dalla frequentazione di giovani spettatori allo spettacolo circense. "Tali contesti – si legge nell'appello -, lungi dal permettere ed incentivare la conoscenza per la realtà animale, sono veicolo di una educazione al non rispetto per gli esseri viventi, inducono al disconoscimento dei messaggi di sofferenza, ostacolano lo sviluppo dell'empatia, che è fondamentale momento di formazione e di crescita, in quanto sollecitano una risposta incongrua, divertita e allegra, alla pena, al disagio, all'ingiustizia". L'appello mette in evidenza la privazione della libertà e il mantenimento degli animali in contesti innaturali e
irrispettosi dei loro bisogni e delle caratteristiche etologiche della specie di appartenenza.
Siamo certi che Ella saprà valutare l'opportunità di non assecondare gli inviti che gli impresari circensi faranno pervenire, soprattutto nei mesi di dicembre e gennaio, all'attenzione della scuola da Lei diretta. Saremo felici, in tal senso, di poterne dare comunicazione.
RingraziandoLa per l'attenzione e rimanendo a disposizione per ogni ulteriore
chiarimento e collaborazione, si porgono cordiali saluti.

La Presidente della Sezione Enpa  della Provincia di Imperia Prof.ssa

Valeria Faraldi