Scuola: domani ad Imperia presidio informativo a partire dalle ore 17.30 in Piazza San Giovanni

13 novembre 2008 | 10:47
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Scuola: domani ad Imperia presidio informativo a partire dalle ore 17.30 in Piazza San Giovanni

“Riteniamo che nonostante l’approvazione della riforma con l’antidemocratico decreto legge ci siano ancora margini di intervento delle parti applicative p pertanto è fondamentale continuare a far sentire la nostra voce”

In occasione dello sciopero generale per la giornata di venerdì 14 novembre 2008 dalla FLC CGIL del comparto Università e Ricerca  indetto contro le politiche del Governo che stanno minando seriamente il futuro istituzionale dell’Università e  degli Enti di Ricerca , la FLC CGIl di Imperia indice un  presidio informativo a partire dalle ore 17.30 in Piazza San Giovanni , Imperia Oneglia .
Sono invitati a partecipare insegnanti , genitori e studenti per ribadire il nostro “NO” a tutto l’impianto delle legge 133 a partire dal “maestro unico” . Riteniamo che nonostante l’approvazione della riforma con l’antidemocratico decreto legge  ci siano ancora margini di intervento delle parti applicative p pertanto è fondamentale continuare a far sentire la nostra voce.
Per quanto riguarda l’Università la riforma  prevede la drastica riduzione delle assunzioni e stabilizzazioni dei docenti , il taglio del Fondo di finanziamento ordinario che, guardando alle tabelle della finanziaria, si riduce in valore reale di un terzo, il taglio delle retribuzioni del personale, il silenzio sui concorsi straordinari per ricercatori e sui tanti precari che oggi portano avanti le attività di ricerca e di didattica, l’impossibilità di procedere senza fondi al rinnovo del secondo biennio contrattuale, sembrano essere spinte “autonome” ma convergenti sulla “volontà” di una parte politica di trasformare gli atenei in fondazioni di diritto privato.
Quella che si va delineando è la sparizione dell’università italiana come sistema nazionale tutelato dalla Costituzione, il cui ruolo pubblico è elemento di garanzia per la libertà di ricerca, di insegnamento e degli interessi generali del Paese.
Per gli studenti la riduzione dei finanziamenti per il diritto allo studio e l’inevitabilità di un forte aumento delle tasse universitarie se gli Atenei diventassero fondazioni, unitamente all’assenza di ogni elemento che attivi un processo per aumentare la qualità formativa, determineranno una situazione di divaricazione tra chi ha la possibilità economica di studiare, magari nelle sedi più prestigiose e chi, magari più meritevole, non  ha tali possibilità.
Per la ricerca:  la riduzione dell’entità reale dei fondi ordinari degli enti,  il taglio delle piante organiche, l’emendamento  governativo 37 bis che fissa al 30 giugno 2009 il limite per le stabilizzazioni, il dispositivo introdotto dal decreto “milleproroghe” che richiede una specifica autorizzazione per le assunzioni pur nell’ambito delle risorse rese disponibili dal turn over –  che nei fatti sta producendo il completo blocco delle assunzioni, l’assoluta assenza di considerazione dei tanti precari atipici, il taglio dei fondi di incentivazione che mette in discussione il sistema premiante che è alla base dell’efficienza degli Enti di Ricerca e che nei fatti produrrà a partire dal 2009 la riduzione degli stipendi dei ricercatori, tecnici ed amministrativi.

La segreteria provinciale FLC CGIL