Sciopero del Pubblico Impiego di venerdì scorso: in Liguria adesioni superiori alla media

10 novembre 2008 | 08:19
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Sciopero del Pubblico Impiego di venerdì scorso: in Liguria adesioni superiori alla media

Unanime la voce del corteo di lavoratori che non si rassegnano a un aumento netto di stipendio di 40 euro al mese che non copre nemmeno la metà dell’inflazione ufficiale

Si è svolto venerdì lo sciopero di 24 ore dei dipendenti del pubblico impiego delle regioni del Nord Italia, Liguria compresa. L'iniziativa si collega a quella realizzata nelle regioni del Centro Italia lo scorso lunedì 3 novembre e a quella prevista nelle regioni del Sud il 14 novembre.
A organizzare la mobilitazione, inizialmente decisa unitariamente, la FP CGIL.
In sintesi le ragioni dello sciopero contro le politiche del governo:

UN RINNOVO CONTRATTUALE DIGNITOSO: no alla proposta del governo dei 70
€ medi lordi a partire da gennaio 2009 (biennio 2008 – 2009), cioè meno
della metà dell'inflazione, tanto più se non ci sono interventi di
riduzione fiscale sulle buste paga.

IL RIPRISTINO DELLE RISORSE PER LA CONTRATTAZIONE DECENTRATA, TAGLIATE DALLA LEGGE 133 IN TUTTI I COMPARTI: no al paradosso di un rinnovo contrattuale che mantiene il taglio dei salari reali;

LA STABILIZZAZIONE DEI 57 MILA PRECARI che la legge 133 prevede di licenziare da luglio 2009.

A Genova si è svolta in mattinata la manifestazione regionale con quasi  5 mila partecipanti. Intorno alle ore 10.00 un lungo corteo ha iniziato a sfilare per le vie della città. Partito da piazza Verdi (giardini Stazione Brignole) ha percorso via XX Settembre, p.zza Dante per concludersi in largo Pertini (di fronte Teatro Carlo Felice) dove si è svolto il comizio conclusivo. Sul palco, oltre ai segretari generali della FP Cgil, rappresentanti degli studenti — che hanno raggiunto in corteo i manifestanti – e rappresentanti delle centinaia di lavoratori precari che operano nelle strutture pubbliche, in particolare quelle sanitarie e di ricerca. Alla manifestazione hanno partecipato folte delegazioni di lavoratori provenienti da tutte le province liguri e dal
Tigullio e diverse rappresentanze di altre categorie, compresi i pensionati che chiedono più lavoro di qualità per migliori servizi pubblici.
Altissime e oltre ogni previsione le prime adesioni allo sciopero che in molti casi superano i dati dei precedenti scioperi indetti a livello unitario.
Di seguito alcuni dati. La media del comparto sanità per la Liguria è del 35% (nello specifico: ASL2 Santa Corona di Pietra Ligure 35%, ASL 5 La Spezia 35%, San Martino 45%, Gaslini 70%, Villa Scassi 47%).
Ministeri: agenzie fiscali 30%, INPS sede regionale 50%, Idrografico 22% (l'ultimo sciopero unitario era dell'1,6%), Giustizia: Procura di Genova 20%, Prefettura di Genova 50%(risultato mai ottenuto prima), Entrate: Agenzia Genova 1 adesione del
30%, Comuni di La Spezia e Sarzana 50%. Punta del 50% nel Comune di
Genova, Provincia di Genova e Regione 40%, nei piccoli comuni adesione
media del 35/40%.
Unanime la voce del corteo di lavoratori che non si rassegnano a un aumento netto di stipendio di 40 euro al mese che non copre nemmeno la metà dell'inflazione ufficiale. Molta soddisfazione in casa Cgil per la grande riuscita dell'iniziativa di mobilitazione che sprona la categoria ad andare avanti in questa direzione, sperando in un ripensamento delle altre organizzazioni sindacali.

Francesco CutreraSegretario Provinciale della Funzione Pubblica di Imperia