Lettera di Bruno Marra a Manti sulla crisi politica Sanremese

2 novembre 2008 | 11:40
Share0
Lettera di Bruno Marra a Manti sulla crisi politica Sanremese

“Il vero obbligo morale dei consiglieri è quello di tutelare gli interessi della città e non quello di difendere una casta che ha gia fatto anche troppi danni”

Caro Manti, mi permetto di darti del tu come in genere facciamo tra chi si occupa nel bene e nel male di politica.
Ho letto il tuo intervento sulla crisi di Sanremo è mi ha colpito, senza entrare nel merito delle altre affermazioni, la parte che riguarda gli equilibri di bilancio.
Nel mio intervento in Consiglio Comunale, sono stato forse il primo a sostenere la mancanza di equilibrio nel bilancio, e che pertanto il documento così come era stato elaborato e presentato dalla Giunta (organo tenuto a proporre la pratica al Consiglio), non poteva essere approvato.
Ho sostenuto in modo particolare:
a) che l’elaborato contabile esponeva, chiaramente, le entrate in modo infedele, e, questo è sicuramente un elemento essenziale nella valutazione degli equilibri di bilancio
b) l’emendamento presentato dal Sindaco, che prevedeva minor entrate per tre milioni compensabili con un maggiore utilizzo di risorse (avanzo  di amministrazione del 2007) di soli 987.000,00, era un falso contabile, e, dopo le ingiuste espressioni rivolte dal Sindaco nei confronti dei revisori, ho appreso che il consigliere Faraldi, del tuo partito, ha ammesso in un dibattito politico che i revisori non potevano che dare parere contrario.
Ora lasciando da parte il risultato finale, che comunque ritengo non possa che concludersi con lo scioglimento del consiglio, una cosa è certa, alla luce della nuova comunicazione sugli incassi (non più 88.000.000,00 ma 86.624.688,31) che la pratica peccava per “infedele comunicazione delle entrate”.
Nessuno si nasconde, o forse si nasconde “la casta” che è attaccata alle poltrone come le patelle agli scogli.
Il vero obbligo morale dei consiglieri è quello di tutelare gli interessi della città e non quello di difendere una casta che ha gia fatto anche troppi danni.
Quanto ai dati delle entrate della casa da gioco posso dare a te ed lettori i seguenti dati al 31 ottobre 2008, i ricavi hanno una sofferenza del 9.35% rispetto alle entrate del 2007, dato ricevuto dal Corpo dei Controllori Comunali. Se gli incassi del 2007, pari ad € 92.625.000,00, li depuriamo della percentuale di sofferenza i ricavi presunti per il 2008 ammontano ad € 83.964.562,50 come puoi ben vedere anche l’importo di € 86.624.688,31 e ben lontano dai dati reali.
Nell’augurarmi, nell’interesse della città, di essere smentito nei miei calcoli ti confermo, senza nascondermi per nessun motivo, che ove dovesse tornare in Consiglio la pratica voterei innanzi tutto contro l’Amministrazione, assumendomi pienamente la responsabilità anche politica, di mandare a casa la giunta, ma anche nuovamente contro gli equilibri per infedele dichiarazione delle entrate.
Ciao     
Bruno Marra