Comunicato del PCL Sanremo sulle cosiddette ” frane edificabili”

2 novembre 2008 | 12:21
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Comunicato del PCL Sanremo sulle cosiddette 
” frane edificabili”

“Sin dall’inizio abbiamo contestato il Social Housing, vera e propria speculazione edilizia di privati a danno della collettività”

In occasione dell’articolo uscito sulla “STAMPA” di Sabato 1 Novembre, sulle cosiddette “frane edificabili”, come sezione provinciale del Partito Comunista dei Lavoratori ci sentiamo in dovere di precisare la nostra totale contrarietà a tale provvedimento.Infatti, pur non avendo rappresentanti al consiglio comunale, da sempre ci siamo schierati attivamente e pubblicamente contro la giunta Borea: sin dall’inizio abbiamo contestato il Social Housing, vera e propria speculazione edilizia di privati a danno della collettività e in più di un occasione abbiamo denunciato la presenza di cantieri a cielo aperto in condizioni fatiscenti nel centro storico (la Pigna).Con questo documento però, a nostro parere, si raggiunge un livello di irresponsabilità unico da parte della maggioranza dei consiglieri sanremesi (PD), i quali hanno oltretutto, come possiamo leggere sull’articolo della STAMPA, l’appoggio dell’assessore provinciale all’urbanistica Solerio (PdL). Come su tanti altri argomenti (ad esempio l’ospedale unico), anche in questo caso possiamo vedere che d’innanzi a l’interesse di determinate lobbies, centrodestra e centrosinistra si trovano perfettamente d’accordo e non si fanno scrupoli neanche al cospetto di questioni delicate come questa. Evidentemente la situazione venutasi a creare con l’alluvione del 29 settembre 1998, e (tornando più indietro nel tempo) tutta la storia del nostro territorio (terremoti, frane e alluvioni) non rappresentano per questi signori dei precedenti allarmanti e significativi.Inoltre, come sottolinea anche l’articolo di giornale in questione, la Liguria è la regione dove si costruisce di più: negli ultimi 12 anni si è sfruttato il 45% delle zone ancora edificabili; se ciò servisse a creare occupazione regolare non sarebbe una notizia del tutto negativa, il problema è che si costruiscono sempre più seconde case mettendo in crisi il settore alberghiero e i famigerati porti turistici, questi, proliferati sotto la Giunta Regionale Burlando, producono lavoro malpagato e precario oltre a deturpare brutalmente le nostre coste, che sembrano sempre più delle proprietà esclusive dei “vacanzieri d’elite”.