A Termoli, dopo l’esame del commissario ad acta, il consiglio comunale non è stato sciolto

5 novembre 2008 | 18:13
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A Termoli, dopo l’esame del commissario ad acta, il consiglio comunale non è stato sciolto

Un commissario prefettizio, inviato nel comune di Termoli per analizzare gli equilibri di bilancio, al termine del suo lavoro ha lasciato in carica l’Amministrazione. In quel caso, però, il riequilibrio non era necessario, a Sanremo invece si.

Il comune di Termoli si è recentemente venuto a trovare in un caso simile, ma non uguale, a quello di Sanremo. In seguito alla mancata approvazione degli equilibri di bilancio è stato inviato un commissario prefettizio ad acta (come nella città dei fiori) che ha analizzato la pratica. Questa che segue è la sua delibera:

IL COMMISSARIO AD ACTA assunti i poteri del Consiglio

In esecuzione del decreto prefettizio n. 56644 del 13.10.2008

PREMESSO che:
l'art. 193 del D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000 dispone l'obbligo per i Comuni di effettuare, entro il 30 settembre di ogni anno, la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi provvedendo, laddove necessario, ad adottare i provvedimenti atti ad assicurare il rispetto del pareggio finanziario e di tutti gli equilibri stabiliti in bilancio per la copertura delle spese correnti e per il finanziamento delle spese di investimento;

VISTI i prospetti contabili e le valutazioni finanziarie dell'operazione di ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e la verifica degli equilibri finanziari;

CONSIDERATO che:
– per quanto riguarda la gestione di competenza, partendo dalle previsioni attuali e proiettando gli accertamenti e gli impegni al 31/12/2008, si può prevedere una situazione di equilibrio;
– per quanto riguarda la gestione residui attivi e passivi, si può supporre che eventuali maggiori o minori residui attivi e minori residui passivi presunti di fine esercizio siano tali da non determinare di concerto con la gestione di competenza effetti negativi sul risultato complessivo della gestione;

VISTA la delibera di Giunta Comunale n. 258 del 11/07/2008 di approvazione della Relazione illustrativa al Rendiconto della gestione dell'esercizio finanziario 2007 da cui si rileva un risultato finanziario (avanzo) positivo;

CONSIDERATO che alla luce di dette verifiche sarà conseguito con un sufficiente grado di previsione un pareggio tra entrate e spese e che, pertanto, il risultato di amministrazione può essere preventivato almeno in pareggio e, comunque, non in disavanzo;

DATO ATTO:
che con Delibera di Consiglio Comunale n. 28 del 20/04/2008 è stato approvato il Bilancio di Previsione 2008, il Bilancio Pluriennale 2008-2010 e la relazione previsionale e programmatica;
che con delibera di Giunta Comunale n. 212 del 05/06/2008 è stato approvato il Piano Esecutivo di Gestione 2008;
che il Bilancio di Previsione 2008 non ha subito variazioni.

CONSIDERATO che dall'analisi della situazione finanziaria complessiva dell'ente non emerge la necessità di attivare l'operazione di riequilibrio di gestione, secondo quanto attestato, peraltro, dal comitato dei dirigenti di settore nel verbale in allegato a questo atto;

VISTI i pareri sulla regolarità tecnica e contabile espressi dal competente Dirigente;

VISTO il parere favorevole espresso dai Revisori dei Conti in allegato;

VISTO il DLG. del 18.08.00 n. 267 e successive modificazioni ed integrazioni;

VISTO il regolamento di contabilità;

VISTO lo statuto dell'Ente;

DELIBERA

DI APPROVARE, in base alle risultanze contabili comunicate dall'Ufficio di Ragioneria e ai prospetti allegati al presente atto, i risultati in allegato della ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e l'annessa verifica sul perdurare degli equilibri finanziari di competenza 2008;

Di DARE ATTO che, dall'analisi effettuata sulla situazione finanziaria e sugli equilibri generali di bilancio, non emergono situazioni per le quali l'ente sia obbligato ad adottare provvedimenti finalizzati al riequilibrio (art. 193, comma 2, D.Lgs. 267/2000);

Di DARE ATTO che, dall'analisi effettuata sulla situazione finanziaria della gestione dei residui, non emergono situazioni che alterino gli equilibri finanziari generali;

DARSI ATTO infine, che sulla base della ricognizione effettuata emergono debiti fuori bilancio derivanti da sentenze passate in giudicato (art. 194, comma 1, lettera a) per un ammontare complessivo di € 2.091.475,54, di cui € 119.830,86 già riconosciuti con deliberazioni consiliari nn. 54 e 55 del 30.09.2008 ed €1.971.644,68 da riconoscere in termini di legittimità. Tali esposizioni debitorie sono esposte nelle allegate schede di sintesi, e la loro evidenziazione nel presente atto non costituisce di per sé atto ricognitivo di debito da valere quale autonoma fonte di obbligazione nei confronti dei creditori.
Si evidenzia, altresì, che per fronteggiare il debito nel suo complesso l'Amministrazione comunale potrà utilizzare, per l'anno in corso e per i due anni successivi, tutte le entrate e le disponibilità, ad eccezione di quelle provenienti dall'assunzione di prestiti e di quelle aventi specifica destinazione per legge, nonché i proventi derivanti da alienazioni di beni patrimoniali disponibili, provvedendo al pagamento anche mediante un piano di rateizzazione, della durata di tre anni finanziari, compreso quello in corso, convenuto con i creditori, condizione questa in fase di avanzato completamento.

Rendere la presente immediatamente esecutiva

Insomma una pappardella che, in estrema sintesi, vuol dire che "Non c'era bisogno di riequilibrare il bilancio perchè era già in equilibrio così". Quindi il consiglio comunale di Termoli è rimasto in carica alle prese con le sue eventuali problematiche politiche di maggioranza. A Sanremo invece, parlando anche tecnicamente, il discorso è diverso. Nella città dei fiori, infatti, un riequilibrio è in ogni caso necessario perchè gli introiti previsti del casinò (che siano 88 come doveva votare il consiglio comunale, che siano 86,5 come indicato dalla casino spa o che siano 83 come evidenzierebbe una lettera inviata dal direttore dei controllori comunali) non sono più i 94 su cui si basava il bilancio di pervisione ad inizio anno.

Detto questo ora si attende il responso del commissario Luciana Lucianò che, con una propria delibera, approverà i nuovi equilibri del bilancio. Su quello che potrà accadere dopo c'è ancora mistero. Se il bilancio, in base ai conti che verranno accertati, non sarà in equilibrio il comune sarà commissariato. Se invece ci sarà il pareggio Borea potrà o rimanere in carica e dovrà ritrovare una maggioranza che sembra perduta oppure, a seconda di come verrà interpretata la Legge, cadrà ugualmente. Chi vivrà vedrà……