A lezione di cocktail con la Confcommercio

21 novembre 2008 | 11:57
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A lezione di cocktail con la Confcommercio
A lezione di cocktail con la Confcommercio
A lezione di cocktail con la Confcommercio
A lezione di cocktail con la Confcommercio
A lezione di cocktail con la Confcommercio
A lezione di cocktail con la Confcommercio

Si è chiuso oggi il corso di preparazione di cocktail organizzato in collaborazione con Fipe, aperto a tutti gli addetti del settore della provincia.

È andato in scena questa mattina, presso la sede sanremese della Confcommercio, l'ultimo atto del corso di preparazione di cocktail, organizzato in collaborazione con la Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Il corso, della durata di due settimane, era rivolto agli operatori del settore di tutta la provincia di Impera.

Era stato previsto un numero chiuso di 20 perssone, ma le numerose richieste pervenute hanno indotto gli organizzatori ad alzare la soglia a 23 ammessi. Questa mattina, a coronamento del percorso, si è svolta una "cocktail competition", che ha visto i barman della provincia sidarsi a colpi di shake, mettendo in pratica gli insegnamenti e i consigli dell'esperto Pierluigi Cucchi, dell'Ascom Fipe di Bergamo, chiamato a condurre la 15 giorni formativa in qualità di docente.

Visto il successo dell'iniziativa, dal 9 al 13 dicembre andrà in scena un altro corso di formazione, questa volta incentrato sul free-style, quella tecnica di giocoleria coreografici, con bicchieri, bottiglie e cubetti di ghiaccio, resa famosa dal film simbolo "Cocktail", interpretato esattamente 20 anni fa, da un giovane Tom Cruise.

Ad aprile 2009, invece, viste le tante richieste di partecipazione, sarà nuovamente proposto il corso di preparazione svoltosi in questi ultimi 15 giorni.

La Confcommercio ha voluto promuovere questa iniziativa per andare incontro alle esigenze di aggiornamento e rinnovamento che il turismo del Ponente ligure richiede. L'intenzione è quella di formare operatori del settore di grande professionalità, in grado di garantire nuova linfa al turismo rivierasco, che non potendo contare sui grandi numeri deve necessariamente puntare sull'eccellenza dell'offerta.