Un’immersione davvero particolare con il Comitato Italiano Paraolimpico

27 ottobre 2008 | 08:23
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Un’immersione davvero particolare con il Comitato Italiano Paraolimpico
Un’immersione davvero particolare con il Comitato Italiano Paraolimpico
Un’immersione davvero particolare con il Comitato Italiano Paraolimpico
Un’immersione davvero particolare con il Comitato Italiano Paraolimpico
Un’immersione davvero particolare con il Comitato Italiano Paraolimpico
Un’immersione davvero particolare con il Comitato Italiano Paraolimpico

“M’immergo insieme. Accessibilità e sicurezza negli sport dell’acqua’”; alcuni disabili sono stati accompagnati in mare da Lello Barra e Marcello Lanteri.

Non sono bastati il maltempo e un forte vento di scirocco, che ha decisamente agitato lo specchio acqueo del golfo di Sanremo, a scoraggiare gli ideatori della manifestazione "M'immergo insieme. Accessibilità e sicurezza negli sport dell'acqua'", iniziativa andata in scena venerdì nella città dei fiori. Puntuali come da programma, gli organizzatori e le due esperte guide subacquee Lello Barra e Marcello Lanteri, a metà mattinata, hanno lasciato l'approdo della Canottieri Sanremo per accompagnare alcune persone disabili in una avventura unica ed affascinante, quella dell'immersione ricreativa con l'autorespiratore.

L'idea, nata sotto il patrocinio del Comitato Italiano Paraolimpico presieduto da Giancarlo Di Malta, era quella di far conoscere l'utilità della pratica sportiva subacquea e di superficie per la persona disabile e l'importanza di una simile esperienza sensoriale. La singolare prova è stata immortalata da un video reportage subacqueo realizzato per l'occasione dall'esperto Flavio Andreoletti. La mattina si è snodata attraverso un'uscita in barca a vela, seguita da un'immersione effettuata presso il Capo dell'Arma. Nel pomeriggio, invece, è stata la volta di un convegno sugli sport d'acqua, incentrato sulle diverse problematiche relative a domanda, offerta, bisogni, risorse, obiettivi e progetti attivi.

L'obiettivo della giornata era quello di promuovere la pratica sportiva paraolimpica e l'immersione subacquea come strumento di inclusione sociale, prevenzione, cura, educazione. Le attività subacquee, grazie ai loro benefici, vengono spesso utilizzate per i il recupero e la rieducazione di chi ha problemi fisici o è reduce da incidenti. Attraverso l'attività fisica, superando i ristretti ambiti della vita di ogni giorno entro i quali la persona disabile può sentirsi confinata, è possibile accrescere il proprio livello di autostima, gratificazione e motivazione.