Questa sera o Borea vota contro il parere dei revisori oppure vota una pratica che voleva emendare

"Siamo in un ginepraio e non sappiamo come uscirne". Si dice questo oggi a Sanremo, all'interno della maggioranza del sindaco Borea, dopo il parere negativo dei revisori dei conti sull'emendamento proposto dallo stesso primo cittadino. Alle 21 il consiglio comunale dovrà infatti affrontare gli equilbiri di bilancio in seguito agli incassi del casinò risultati inferiori rispetto alle previsioni di inizio anno. Dopo un dibattito politico, sfociato anche durante la riunione della commissione consigliare competente, Claudio Borea aveva proposto un emendamento che fissava gli introiti a 85 milioni e non a 88 come subito indicato dalla giunta. Il parere negativo dei revisori dei conti, su questi 85 milioni, complica ora il tutto. Le soluzioni sono due:

O Borea chide alla sua maggioranza di votare ugualmente gli 85 milioni, con però tutti i rischi conseguenti.

Oppure ritira l'emendamento e porta alla votazione gli 88 milioni, cifra però che per sua stessa ammissione non andava bene tanto che ne aveva proposto l'emendamento.

Di certo c'è solo che questa sera è l'ultima data possibile per la trattazione della pratica, in base all'ultimatum lanciato dal Prefetto.

Le posizioni più delicate sono quelle di Luigi Patrone e di Leo Pippione. Il primo difficilmente manderà a casa la stessa amministrazione che gli ha permesso di entrare in consiglio regionale inserendolo nel listino di Claudio Burlando. L'ex sindaco invece non si sbilancia "Cosa farò questa sera ? Vedremo quello che accadrà in aula" ha detto ancora oggi pomeriggio.

Se questa sera mancherà il numero legale in comune arriverà un commissario prefettizio ad acta (cioè sula singola pratica), se invece gli equilibri di bilancio andranno al voto e non otterranno la maggioranza, l'intero comune sarà commissariato.