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Pasquale Indulgenza (Rifondazione Comunista): “Di nuovo il campo da golf a Imperia? No, grazie!”

14 ottobre 2008 | 13:48
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Pasquale Indulgenza (Rifondazione Comunista): “Di nuovo il campo da golf a Imperia? No, grazie!”

“Sarebbe grave se, rinunciando all’attuale possibilità di finanziamento, si lasciasse volutamente incompleta la realizzazione del parco per poter sostenere che la soluzione al problema era e rimane quella di fare un campo da golf”

In occasione dell'inaugurazione del primo lotto del Parco Urbano, gli assessori all'Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Lanteri e Gaggero, hanno sostenuto, al cospetto del Presidente Burlando, che sia stato un errore che la Regione abbia a suo tempo messo in discussione il campo da golf nell'area centrale, e hanno fatto riferimento ad una nuova, possibile variante. Anche il Sindaco, nel suo intervento conclusivo, ha ripreso la questione e ha parlato dell'intenzione di creare una "struttura polifunzionale".
A fronte di queste affermazioni, il cui tono insistito è apparso davvero eccessivo, data la solennità e l'importanza dell'occasione, che vedeva partecipe l'intera cittadinanza, devo ricordare ancora una volta è stato il Consiglio Comunale a deliberare, all'unanimità, il progetto definitivo per il Parco Urbano. E che si sono tenute numerose, apposite riunioni in commissione, presenti gli assessori competenti, per studiare sin nei minimi dettagli il detto progetto, col contributo attivo e convergente dei consiglieri di tutte le formazioni.Se oggi qualcuno torna a mettere in discussione lo stesso, volendo rilanciare il campo da golf, sappia che lo fa smentendo clamorosamente  l'attività consiliare di quattro anni e le scelte amministrative fatte responsabilmente davanti alla cittadinanza. Se così non è, c'è un solo modo per dimostrarlo. La Giunta dice che la spesa e la gestione del Parco, nella sua interezza, risulterebbero eccessivamente onerosi per il Comune? Bene, si provveda ad inserire nei progetti che si stanno presentando alla Regione per accedere ai fondi dell'Unione Europea anche il completamento del Parco, che il Presidente Burlando ha assicurato pubblicamente che troverebbe utili risorse per il finanziamento. Subito dopo, si facciano delle  ipotesi serie per una gestione partecipata del Parco che coinvolga istituzioni (scuole, università, centri di ricerca, in primis) e associazioni (ambientali, sportive, culturali), in modo tale contenere in margini compatibili le spese direttamente comunali. Sarebbe grave e meschino se, rinunciando all'attuale possibilità di finanziamento, si lasciasse volutamente incompleta la realizzazione del parco e abbandonata l'area per poter sostenere, più avanti, che la soluzione al problema era e rimane quella di fare un campo da golf e prendere dei soldi grazie alla realizzazione dell'impianto. Ogni cittadino di buon senso può facilmente considerare la differenza tra una simile struttura privatistica e quello che già oggi, benchè realizzato in minima parte, viene giustamente definito un grande polmone di verde, di libero accesso per tutti, cerniera tra Porto e Oneglia, tra la città e il suo mare. Una città che, come ci dice anche l'ultimo Rapporto Nazionale sugli ecosistemi urbani, è fortemente carente di verde pubblico, in una posizione enormemente arretrata rispetto agli altri capoluoghi liguri e a buona parte delle città del Nord.