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Occupazione della scuole a Imperia, interviene l’assessore Giuseppe Fossati

22 ottobre 2008 | 14:06
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Occupazione della scuole a Imperia, interviene l’assessore Giuseppe Fossati

“Come amministratore e come padre, peraltro, credo che sia giunta l’ora che i nostri figli capiscano che vivono in uno stato di diritto democratico, nel quale ci sono delle regole da rispettare, piacciano o non piacciano”

Lunedì 20 ottobre è pervenuta presso il Comune di Imperia comunicazione ufficiale della Dirigente del Liceo Statale G.P. Vieusseux, con sezione classica annessa “E.De Amicis”, con la quale il Comune è stato informato, “per conoscenza”, che sia il Liceo Scientifico, sia il Liceo Classico di Imperia sono stati “occupatati” dagli studenti, a seguito di assembleee non autorizzate dal dirigente stesso.
Con detta nota, è stato segnalato tra l’altro che:
-le lezioni e le attività didattiche sono interrotte per la quasi totalità delle classi;
-i consueti schemi organizzativi non sono più operanti e pertanto, né il Dirigente, né i Docenti, né i Collaboratori Scolastici sono in grado di garantire la sicurezza negli istituti, il rispetto delle norme igieniche nonché il controllo al fine di impedire la presenza di estranei all’interno degli istituti interessati.
In tale quadro, quale assessore alle attività educative del Comune di Imperia non posso che evidenziare come l’occupazione in atto, oltre ad essere fonte di potenziale pericolo per la sicurezza dei ragazzi stessi, costituisca palese violazione delle norme più elementari di comportamento nell’ambito dell’istituzione scolastica, nonché, il che ovviamente è molto più grave, evidente violazione del codice penale.
Ritengo pertanto doveroso che venga immediatamente ripristinata la legalità, con cessazione dell’occupazione e segnalazione alla autorità giudiziaria competente dei responsabili.
Al di là del merito della protesta, infatti, ritengo inaccettabile che si possano impunemente occupare edifici pubblici ed impedire e/o ostacolare il regolare corso delle lezioni.
Voglio credere che questi ragazzi, certamente in buona fede ma evidentemente poco informati o, temo, indottrinati dai soliti e purtroppo ciclicamente presenti “cattivi maestri”  di sinistra memoria, non si stiano rendendo conto della gravità del loro comportamento.
Come amministratore e come padre, peraltro, credo che sia giunta l’ora che i nostri figli capiscano che vivono in uno stato di diritto democratico, nel quale ci sono delle regole da rispettare, piacciano o non piacciano, la cui violazione deve essere sanzionata.
Non possono e non devono più esserci zone franche, men che mai nel mondo della scuola.
Tutto ciò, ribadisco, al di là del merito della protesta, nel quale non voglio entrare stante il mio ruolo istituzionale, ma fermo restando che si può contestare, si può criticare, si può manifestare, ma sempre e solo nel rispetto delle regole e, soprattutto, nel rispetto dei ruoli e dei processi democratici che portano una parte a governare, con il consenso della maggioranza dei cittadini, ed una parte, che gode del consenso minoritario dei cittadini, a fare opposizione.
E’ abc della democrazia e del vivere civile.