“Il contratto integrativo, doveva garantire una maggiore vendibilità dell’Orchestra”

6 ottobre 2008 | 14:01
Share0
“Il contratto integrativo, doveva garantire una maggiore vendibilità dell’Orchestra”

I sindacati: “Il primo errore di questo CDA è aver firmato una convenzione ad una cifra insufficiente a mantenere la Sinfonica, e che il loro compito è cercare i finanziamenti e il lavoro e non ridurre la stagione o gli stipendi”

"Il contratto integrativo non risale al 1991 ma è stato firmato un anno fa proprio dall’attuale presidente, che pare essersi dimenticato degli otto mesi di discussioni e trattative estenuanti con i sindacati, in deroga al contratto Nazionale non ancora rinnovato.
I benefit di cui egli parla sono legati al premio aziendale che esiste in tutti i contratti in quasi tutte le aziende operanti sul suolo Nazionale e sono legati al premio aziendale, quindicesima, che non raggiunge neanche una mezza mensilità in quanto non si realizzano abbastanza concerti, vecchio obbiettivo 120 l’anno, per incapacità organizzativa.
Le trasferte in provincia sono già state praticamente eliminate con il nuovo contratto integrativo e hanno determinato una rinuncia proprio in termini di “benefit” nei confronti del personale dipendente poiché oltre alla diminuzione dello stipendio sono state bloccate le forniture di vestiario ecc. e non va sottovalutato che a fronte di una decurtazione dello stipendio la Direzione della Fondazione ha deciso di concedere del “tempo libero”. Inoltre questo contratto integrativo voluto a gran forza dalla dirigenza della Fondazione doveva garantire una maggiore vendibilità dell’Orchestra aumentando le occasioni per produrre spettacoli senza gravare sui costi.
Il primo errore di questo CDA è aver firmato una convenzione ad una cifra insufficiente a mantenere la Sinfonica, e che il loro compito è cercare i finanziamenti e il lavoro e non ridurre la stagione o gli stipendi. Se le istituzioni comunali disertano le riunioni dei soci della Fondazione forse è il segnale evidente è che, dopo tante chiacchiere e promesse elettorali, la vera volontà è quella di chiudere.
Ci chiediamo quando cesserà questo scarica barile, quando i veri responsabili saranno riconosciuti in quanto tali e rimossi, la Fondazione Sinfonica è patrimonio della città di Sanremo e della Nazione tutta, chi deve intervenire per salvarla lo faccia e lo faccia in fretta, chiediamo alla cittadinanza tutta di affiancarci e sostenerci".

SLC-CGIL                         FISTel-CISL                       FIALS-CISAL