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Il Consigliere provinciale Giovanni Trucco si sprime sul decreto Gelmini e la riforma scolastica

20 ottobre 2008 | 14:51
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Il Consigliere provinciale Giovanni Trucco si sprime sul decreto Gelmini e la riforma scolastica

“La provincia deve intervenire per impedire la chiusura delle scuole elementari nei piccoli paesi”

Il decreto Gelmini sulla  riforma scolastica  determina una grave arretramento in
questo settore fondamentale della nostra società;
La riforma proposta dal centrodestra e dal governo Berlusconi si pone  unicamente
l’obiettivo di tagliare le spese in un settore fondamentale della nostra società,
settore  che andrebbe invece sviluppato con una offerta formativa tale da rispettare
la nostra costituzione che sancisce il diritto di tutti i cittadini all’istruzione.
Nel paese si è sviluppato un ampio dibattito politico e condivido a tale proposito
completamente le lotte degli studenti,delle famiglie e delle forze sindacali.
Voglio sottolineare  un aspetto delle nuove disposizioni che richiede un
interessamento degli amministratori provinciali: la soppressione delle scuole del
ciclo primario che non raggiungono i 50 alunni:
Ciò avrà ripercussioni anche nella nostra provincia dove verrebbero chiusi asili e
scuole elementari di vari comuni soprattutto dell’entroterra (Aquila d’Arroscia,
Pornassio, Ranzo,Rezzo, Borgomaro, Lucinasco, Chiusanico, Montaldo, Badalucco,
Molini di Triora, Triora, Castellaro, Apricale, Pigna, Isolabona,Airole, Perinaldo,
Soldano, Seborga, Civezza, Pompeiana, Pietrabruna e le frazioni Moano di Pieve di
Teco, S.Bartolmeo,S.Giacomo, Verezzo di S.Remo e Torri di Ventimiglia), spostando i
ragazzi nelle scuole di comuni vicini, dove oltrettutto le aule sono dimensionate
per un numero inferiore di studenti e non sempre sono  a norma per  quanto riguarda
le disposizioni vigenti.
Questo provvedimento, oltre a ridurre sempre più la presenza delle istituzioni nei
piccoli comuni, soprattutto di montagna, avrà anche conseguenze negative sia per i
disagi arrecati agli alunni e alle famiglie ( ad esempio  il tempo necessario per il
trasporto verrebbe sottratto allo studio e al tempo libero)  sia per nuovi sacrifici
di bilancio che si chiederebbero ai comuni stessi, ( trasporti degli alunni,
ampliamento e adeguamento delle aule che dovrebbero ricevere gli alunni in
sovrannumero) già fortemente penalizzati dal ridotto introito dell’ICI.
L’Amministrazione Provinciale è competente  per il piano di dimensionamento
scolastico e quindi è necessario una iniziativa  del Presidente della Provincia
perchè il nostro territorio non venga interessato dalla chiusura delle scuole
elementari nei piccoli paesi.

Giovanni Trucco- Consigliere Provinciale Sinistra Democratica