I Martedì Letterari del Casinò di Sanremo, si parte il 14 ottobre nella sala privata

3 ottobre 2008 | 16:29
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I Martedì Letterari del Casinò di Sanremo, si parte il 14 ottobre nella sala privata

Flavia Arzeni presenta il libro: “Un’educazione alla felicità. La lezione di Hesse e Tagore.”. Introducono l’autore Maurizio Moreno, Mario Andrea Rigoni e Ito Ruscigni.

Tematiche sempre attuali, grandi personaggi interpreti d'eccezione sono gli ingredienti di 27 anni di successo continuo per i Martedì letterari del Casinò di Sanremo, salotto culturale internazionale del Ponente ligure, curati da Ito Ruscigni.
Anche per l'edizione autunnale alle porte le proposte sono accattivanti dal punto di vista culturale e permetteranno al folto pubblico che segue la rassegna di interloquire direttamente con i grandi personaggi del sapere contemporaneo.

Da ottobre a dicembre si parlerà di Hesse e Tagore con Flavia Arzeni, di Padre Semeria con Marco Roncalli, Roberto Italo Zanini, del Big band a Ginevra con Piero Bianucci e Angelo Maggiorana e di "Indro Montanelli e Oriana Fallaci due toscanacci scomodi" con Mario Cervi e Vittorio Feltri. Nel corposo programma non mancheranno i momenti per la Grande Storia con Dante Alighieri raccontato da Franco De Nicola, con Licio Gelli illustrato da Aldo Mola e infine un viaggio nell'enigma dei templari attraverso gli studi di Franco Cardini e Barbara Frale.

"Siamo all'inizio di un'altra grande stagione culturale che il Casinò regala alla città e al territorio" – sottolinea il presidente di Casinò Spa, Donato Di Ponziano -" i Martedì letterari sono parte integrante della nostra storia e della tradizione culturale dell'imperiese, una bella pagina dedicata al Sapere che riscuote grandi plausi nel pubblico che sempre assiduo affolla il nostro teatro. Questo ci conforta nel sostenere la nostra vocazione ad organizzare eventi che valorizzino l'arte e il Sapere nelle sue diverse espressioni."

"All'inizio di questa nuova stagione- sottolinea Ito Ruscigni, curatore della rassegna letteraria-" ringraziamo il pubblico che ci segue sempre numeroso e partecipe e i tanti scrittori che accolgono il nostro invito e che ritornano con piacere sottolineando di sentirsi sempre a casa in un ambiente che sa valorizzare la cultura."

Il calendario della nuova stagione autunnale 

La stagione autunnale dei Martedì Letterari inizia il 14 ottobre alle 16.30 nella Sala Privata. In collaborazione con l'Associazione Culturale Sanremo Città Internazionale per la pace, la non violenza e i diritti umani e l'Istituto Internazionale di diritto Umanitario Flavia Arzeni presenta il libro: "Un'educazione alla felicità. La lezione di Hesse e Tagore.". Introducono l'autore Maurizio Moreno, Mario Andrea Rigoni e Ito Ruscigni.

II libro di Flavia Arzeni è un piccolo vademecum per la felicità. Da una parte rilegge la vita e le opere di Rataindranath Tagore e Hermann Hesse, che appartengono a mondi diversi ma si muovono verso uno stesso ideale di armonia, una saggezza che va al di là delle vicende contingenti. Dall'altra mette in pratica un percorso costituito da "quattro gradini verso la felicità" attraverso le citazioni e i versi dei due maestri, esplorando l'aspetto "letterario" dei giardini, finora trascurato. Dare forma alla natura diventa un esercizio di meditazione, per calare l'insegnamento di Hesse e Tagore nella pratica (6 nel simbolo) di uno spazio verde creato dall'uomo: un'oasi di stabilità e di ordine legata ai ritmi ciclici della natura.

Flavia Arzeni è professore associato di Letteratura Tedesca moderna e contemporanea presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università di Roma "La Sapienza." Ha pubblicato saggi , articoli e recensioni su vari aspetti della cultura tedesca del Novecento e in particolare sul teatro,sulla letteratura dell' esilio e la nuova letteratura "multiculturale".

Oltre che in Italia, ha vissuto e studiato in Germania, in Giappone ,in Inghilterra e negli Stati Uniti . La sua ricerca si è concentrata sull'incontro tra letterature e culture diverse,tra letteratura e arti figurative. Ha approfondito tra l'altro l'influsso dell'arte giapponese sulla cultura europea (e soprattutto tedesca ) in un libro, L'immagine e il segno. Il giapponismo nella cultura europea tra Ottocento e Novecento (Il Mulino1987). Inoltre ha curato un volume sull'incontro di artisti e intellettuali tedeschi con l'Italia : Il viaggio a Roma. Da Freud a Pina Bausch (Edizioni di Storia e Letteratura 2001). Ha studiato anche i rapporti di alcuni scrittori tedeschicon il mondo anglosassone con saggi, in particolare, su Gottfried Benn e la poetessa Rose Ausländer.

Tra i suoi interessi un tema costante è quello della grande città e metropoli tedesca per eccellenza , Berlino. Ne sono testimonianza il libro Berlino .Un viaggio letterario (Sellerio1997) e molti articoli in quotidiani e riviste.
Negli ultimi anni la sua ricerca si è concentrata su Hermann Hesse e ha pubblicato vari saggi su aspetti meno noti della sua opera. Attualmente lavora a un progetto più ampio intorno alla figura e al messaggio spirituale di Hesse rintracciandone da un lato i legami con la grande tradizione umanistica tedesca (Goethe) e dall'altro i suoi interessi verso altre religioni e culture.
Collabora regolarmente alle pagine culturali del quotidiano "Il Messaggero".

Il 4 novembre Roberto Italo Zanini terrà la conferenza su:" Padre Semeria carità e Modernismo. Verrà presentato il libro:" Padre Semeria, destinazione carità." Partecipano Marco Roncalli e Angela Calvini.
Una semplice, chiara e avvincente biografia di un'affascinante figura di sacerdote del secolo scorso. «Padre Semeria? Chi non lo conosce oggi? – scrive di lui Edmondo De Amicis – È attualmente il più celebre oratore sacro d'Italia, il più forte genio filosofico del clero italiano. È il più popolare rappresentante di quella evoluzione verso le idee moderne che viene effettuandosi nel clero colto. Un vero prodigio di lavoro e di eloquenza».

Ma non era soltanto un affascinante predicatore, nel cui cuore ardeva il fuoco dello Spirito, attraendo al suo pulpito ogni categoria di persone; era anche un grande apostolo della carità, che esercitò con mirabile eroismo soprattutto a favore dei bambini orfani della Grande Guerra: «Sono povero, voglio vivere povero, voglio lavorare per i poveri», diceva. Si definiva «il commesso viaggiatore della carità», perché era sempre in movimento per tutta l'Italia e anche all'estero per reperire aiuti a favore della sua "Opera".

L'attitudine a porsi in ginocchio di fronte alle esigenze del prossimo, è una delle chiavi di lettura della sua vita. «Andiamo!», fu l'ultima sua parola sul letto di morte: era davvero pronto ad andare incontro al suo Signore, accompagnato dalla grande schiera dei suoi assistiti.

Roberto Italo Zanini, originario di Monterosso al Mare nelle Cinque Terre, è nato a Milano il 6 maggio 1960. Laureato in Economia e Commercio, sposato, tre figli, è giornalista e lavora presso la redazione romana di Avvenire. Si occupa di politica dei mass media. Ha collaborato con la rivista Popoli e Missione, settimanali diocesani e quotidiani locali. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Bakhita. Inchiesta su una santa per il 2000 (2001; 20053); «Io sono nessuno». Vita e morte di Annalena Tonelli (2004; 20053); Il cuore ci martellava nel petto. Il diario di una schiava divenuta santa (2004); Annalena Tonelli. Un amore più forte di ogni odio (2006).

Martedì 11 novembre Piero Bianucci e Angelo Maggiorana, Direttore dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare Torino approfondiranno il tema:" Il Big Bang a Ginevra:non è la fine del mondo."L'interessante incontro scevererà i misteri dell'accelleratore di materia che ha destato molto interesse a livello mondiale anche nell'opinione pubblica, un esperimento alla ricerca della così detta "particella di dio."

Una nuova frontiera della fisica

Il Big Bang di Ginevra è stato un grande successo made in Italy Mondo di Leonardo Rizzo 10 Settembre 2008

Per una volta la ricerca italiana può gioire, anziché stracciarsi le vesti. Oggi si è infatti celebrata un'impresa che porta un chiaro marchio made in Italy, anche se ha coinvolto migliaia di scienziati di tutto il mondo e se il luogo dell'esperimento è stato Ginevra. Il Cern (European Organization for Nuclear Research) ha finalmente messo in funzione il Large Hadron Collider (LHC), il nuovo acceleratore di particelle, segnando una tappa importante nella storia della fisica. Lhc sfrutta una tecnologia e un principio che sono nati in Italia negli anni '60 e, su quattro direttori generali del Cern, due, che hanno avviato e seguito la realizzazione di LHC, sono italiani: Carlo Rubbia e Luciano Maiani, oggi entrambi presenti sul posto come ex responsabili del Centro insieme con i fisici e i molti studiosi e tecnici che hanno contribuito alla realizzazione dell'acceleratore.

Il Large Hadron Collider intende riprodurre i fenomeni esistenti in natura dei raggi cosmici a livello di laboratorio, permettendone lo studio in dettaglio. Durante l'esperimento sono stati lanciati nell'acceleratore dei fasci di protoni, che in futuro entreranno in scontro frontale per produrre collisioni ad altissima velocità ed energia. Le particelle generate dallo scontro saranno poi analizzate dai fisici per comprendere ciò che è successo negli istanti successivi al Big Bang. Maiani, oggi presidente del Consiglio Nazionale delle ricerche dopo essere stato direttore generale del Cern dal 1999 al 2003, è molto soddisfatto: "È andato tutto benissimo e la macchina funziona perfettamente. Quello che abbiamo visto oggi è il risultato di un lavoro gigantesco fatto in questi anni. L'obiettivo è di arrivare a regime nei primi mesi del 2009".

L'esperimento ha suscitato molte preoccupazioni poiché, secondo alcuni ricercatori molto sostenuti dai mass media, comporterebbe il rischio della creazione di un buco nero che potrebbe risucchiare la terra. Gli scienziati di Ginevra, a partire dal direttore generale del Cern, Robert Aymar, ribadiscono però la non pericolosità, poiché collisioni di energia molto più elevate rispetto a quelle create artificialmente dall'acceleratore avvengono in natura continuamente, senza che il cosmo ne subisca alcun danno. Peraltro, diversi gruppi di studio, il primo dei quali nominati da Maiani, ha confermato che l'esperimento è da considerare a rischio zero. "Uno studio fatto nel 2001 dall'Lhc Safety Study Group, un gruppo indipendente di scienziati, poi ribadito e aggiornato dall'Lhc Safety Assessment Group (Lsag) ha chiarito che le collisioni all'Lhc non presentano alcun pericolo e che non ci sono ragioni di preoccupazione. Il rapporto Lsag è stato esaminato e approvato dal Cern Scientific Policy Committee" dice il presidente del CNR. Insomma: "è stato giusto porsi il problema, ma i risultati escludono qualunque preoccupazione".

Dibattuta è anche la utilità dell'esperimento dal punto di vista scientifico. Una prima ricaduta tecnologica, LHC l'ha già avuta: il Web oggi usato comunemente per Internet è nato infatti per permettere agli scienziati del Cern di comunicare in modo efficace fra loro e con i colleghi in giro per il mondo. E' però chiaro che esperimenti e investimenti di questa portata non si giustificano per le applicazioni indirettamente generate, se non hanno un ‘core business' di evidente utilità. In questo senso, la risposta è sul piano dell'avanzamento delle conoscenze. Oggi gli studiosi sanno che il 95% della massa dell'universo è costituita da materia diversa da quella che si ipotizzava,

ma non sanno di che cosa si tratti. Con Lhc cercheranno di capirlo. E cercheranno anche di guardare oltre le tre dimensioni dello spazio oggi conosciute, entrando nell'infinitamente piccolo dove potrebbe mutare anche la dimensione temporale.
Siamo davvero alla frontiera. Alle Colonne d'Ercole di una nuova concezione e conoscenza della realtà. Il viaggio dei nuovi Ulisse, però, costa parecchi soldi. "

Il 18 novembre Mario Cervi e Vittorio Feltri terranno la conferenza su:" Indro Montanelli, Oriana Fallaci due toscanacci scomodi". Introduce Ito Ruscigni. Nel lontano 1982 furono proprio Mario Cervi ed Indro Montanelli ad inaugurare i Martedì Letterari. Apprezzarono tanto l'ambiente e l'incontro con il pubblico che Montanelli ritorno ben dieci volte. Non poteva quindi mancare un omaggio a due personaggi così importanti nel panorama letterario del Novecento. Mario Cervi dice di Indro:" Montanelli, come tutti gli uomini carismatici, non solo preservava, ma anche alimentava la sua immagine di burbero, di toscanaccio che non guarda in faccia a nessuno. In realtà Montanelli era uno degli uomini più assennati e ragionevoli che io abbia mai conosciuto. Nei rapporti personali, almeno io ne ho avuto questa esperienza, non solo era pacato, ma addirittura dolce. Poi, certamente, era capace di prendere decisioni dure e magari, per scrivere una battuta che gli piaceva, persino di compromettere un'amicizia.
Vero è che era incapace di dire bugie o indorare la pillola. Per questo era inadatto ai necrologi. Perché scriveva come se il morto fosse ancora vivo!
Nel complesso era una persona di carattere, capace di rifiutare la nomina di senatore a vita offertagli da Cossiga per non doversi compromettere con quel potere che da giornalista aveva sempre criticato.
Ma non era di cattivo carattere. "

Monsignor Rino Fisichella che ebbe un rapporto davvero molto intenso con Oriana Fallaci e che seguì nei suoi ultimi giorni di vita la ricorda così :"Oriana è stato un gran dono, un dono che non mi sarei aspettato. Mi ha insegnato molto sul potersi avvicinare agli altri. Che si incontra Dio quando lui ha deciso di incontrarci."

Martedì 2 dicembre si svolgerà la conferenza dal tema:" Dante Alighieri nostro contemporaneo" presenta Franco De Nicola, presidente dell'Associazione Dante Alighieri Genova. Verranno letti brani scelti dai Canti della Divina Comemdia.
Francesco de Nicola (Genova 1946) è professore di Letteratura Italiana Contemporanea nell'Università di Genova. Autore di numerosi volumi di critica letteraria, tra i quali Introduzione a Fenoglio (Bari-Roma, Laterza, 1989), Introduzione a Vittorini (ivi, 1993) e Neorealismo (Milano, Bibliografica, 1997), ha curato l'edizione di opere inedite o rare come Bandiera bianca a Cefalonia (Recco, Le Mani, 1996 poi Mondadori, 2001) di Marcello Venturi, Sull'Oceano (ivi, 2004) di De Amicis e recentemente Con Garibaldi alle porte di Roma (Sestri Levante, Gammarò, 2007) di A.G. Barrili. Autore anche di testi divulgativi, come Letteratura italiana contemporanea. Dall'unità nazionale all'era televisiva (Genova, De Ferrari, 2003), con Giuliano Manacorda ha pubblicato Tre generazioni di poeti italiani. Un'antologia del secondo Novecento (Caramanica, 2005). Dal 1974 è giornalista pubblicista e ha collaborato, tra gli altri, a "Il Secolo XIX" e "La Repubblica". Dal 2001 è presidente del Comitato genovese della "Dante Alighieri".

Martedì 9 dicembre Aldo Mola presenta il libro:" Gelli e la P2 tra cronaca e storia" introduce lo storico politologo Giorgio galli autore del volume:" la venerabile trama" Sarà presente Licio Gelli.

Con questo libro Aldo A. Mola riscrive una pagina molto citata e poco studiata della storia italiana del XX secolo. Quella di una Loggia Massonica che progettava un "piano di rinascita democratica" accusata di golpismo e assolta molto tempo dopo in tribunale. Mola riprende ed amplia tesi già avanzate nella sua "Storia della Massoneria Italiana" (Bompiani). Su Gelli e la P2 Mola ha pubblicato molto e svolto lezioni in Italia e all'estero. Tesi portante dei suoi ragionamenti fu che il "complotto piduista" sarebbe stata l'invenzione vincente per abbattere il centro moderato e risucchiare così la sinistra democristiana nel calderone della Sinistra di matrice comunista.

ALDO A. MOLA (Cuneo, 1943), dopo saggi sul Partito d'azione con prefazione di Ferruccio Parri e numerose opere su età giolittiana, Risorgimento, ecc., ha pubblicato Storia della Massoneria italiana, Storia della monarchia in Italia (entrambi editi da Bompiani) e Giolitti. Lo statista della nuova Italia (Mondadori).
Autore di ampie opere su Cuneo e Bra, per la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo scrisse Saluzzo: un'antica capitale (Newton & Compton). Collabora a quotidiani e riviste di storia. Per la Bastogi dirige le collane Massoneria, De Monàrchia e le edizioni del Centro europeo "Giovanni Giolitti" per lo studio dello Stato (Dronero) di cui è direttore.

Il 16 dicembre si conclude la stagione autunnale con Franco cardini e Barbara Frale che parleranno di " I templari: l'enigma, una soluzione negli archivi del vaticano?" Introduce Ito Ruscigni.

L'ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti disponibili.