Festival di Sanremo, Bonolis: “Abolirei il Dopofestival”

27 ottobre 2008 | 14:39
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Festival di Sanremo, Bonolis: “Abolirei il Dopofestival”

“Ancora non posso parlare di Sanremo, perché, anche se la Rai ha firmato la convenzione, manca ancora l’ufficialità” ha detto il presentatore a Roma

A Sanremo? Niente più Dopofestival e una nuova edizione nella convinzione che "non sia un programma vecchio e che debba raccontare la tradizione, ma collegata alla contemporaneità". Lo dice Paolo Bonolis, a margine della presentazione della versione restaurata (da Sky) di Un americano a Roma, che verrà proiettato oggi in anteprima al Festival del Cinema di Roma. "Ancora non posso parlare di Sanremo, perché, anche se la Rai ha firmato la convenzione, manca ancora l'ufficialità" ha detto il presentatore, tampinato dalle domande sul tema dei giornalisti, alle quali alla fine cede. "Sanremo è una festa di canzoni, si organizzerà uno spettacolo per far star bene chi vuole guardarlo". Secondo Bonolis il Festival "non è un programma vecchio. Racconta la cultura popolare, solo che va fatto collegandolo alla contemporaneità. Si deve continuare a raccontare la tradizione, ma nell'evoluzione che ha avuto". Per il conduttore, la carta vincente per Sanremo "é la trasversalità, abbinando ospiti prestigiosi ('Quali, ve lo dico solo se me lo fanno faré), la musicalità dello spettacolo, l'eleganza della confezione, il gusto". Comunque, "se dovessi farlo proporrei la non presenza del Dopofestival, per investire quelle risorse nella bellezza del Festival". Bonolis spiega anche l'anticipazione dei tempi della messa in onda della kermesse di una settimana rispetto al solito: "E' perché la Rai nella settimana successiva ha delle partite internazionali che deve mandare in onda e vorrebbe non interrompere il Festival… a me invece non importerebbe". Il presentatore non ha paura della sovrapposizione con gli Oscar (la cui cerimonia di premiazione avviene nello stesso periodo), che potrebbero prendere spazio sui giornali, soprattutto se Gomorra ottenesse la nomination. "Se Gomorra fosse candidato, sarei contento non tanto per Garrone o Saviano, ma perché si porterebbe luce su un tema in genere criptato. Anzi, se la nomination di Gomorra aiutasse a risolvere quel problema, sarei anche contento di perdere qualche punto di ascolto al Festival". Alle insistenze sui nomi dei possibili ospiti alla rassegna, e la proposta ad esempio da parte di un giornalista di Beckham, Bonolis risponde con una battuta: "E che ce fai cò Beckham a Sanremo? Sul palco non c'é spazio per fargli tirare un cross".