Donazione all’ASL da parte della Fondazione Matteo Bolla

31 ottobre 2008 | 13:22
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Donazione all’ASL da parte della Fondazione Matteo Bolla

Presso la sede della Direzione Aziendale si è svolto l’incontro con il Presidente della Fondazione Matteo Bolla, accompagnato da numerose persone che attivamente partecipano alle iniziative promosse dalla Fondazione

La Fondazione Matteo Bolla ha donato allAsl1 Imperiese uno strumento indispensabile per effettuare una corretta diagnosi di autismo: l’Ados, una procedura di assessment per la valutazione precoce del disturbo autistico o disturbo pervasivo dello sviluppo.
Presso la sede della  Direzione Aziendale si è svolto l’incontro con il Presidente della Fondazione Matteo Bolla, accompagnato da numerose persone che attivamente partecipano alle iniziative promosse dalla Fondazione e tra questi anche molti giovani amici di Matteo, per consegnare la donazione al Responsabile della Struttura di Psicologia, dott. Roberto Ravera.
Il Direttore Generale ha presenziato attivamente all’evento, informandosi circa le attività della Fondazione ed ha ringraziato per l’importante iniziativa che consente alla nostra ASL di effettuare la diagnosi di autismo e dei disturbi pervasivi dello sviluppo, evitando così difficoltose trasferte dei bambini e delle loro famiglie presso il Gaslini di Genova.
Il dott. Ravera ha sottolineato l’importanza di un gesto di solidarietà che ha la finalità di migliorare le condizioni di trattamento dei soggetti autistici, in quanto più precoce è la diagnosi e gli interventi effettuati, maggiore sarà anche la possibilità del massimo recupero da parte dei soggetti affetti da tale patologia.
Alla cerimonia ha partecipato anche una rappresentante dell’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici che aderisce a International Association Autisme Europer  www.angsaliguria.it) che, nel ringraziare la Fondazione Matteo Bolla, ha ricordato come la donazione, insieme ad una serie di attività ed iniziative, quali ad esempio la destinazione di una sede idonea che dovrebbe coinvolgere tutti i professionisti (neropsichiatri, psicologi, educatori, logopedisti, psicomotricisti) in un lavoro di èquipe, contribuiscono a migliorare la qualità dei servizi esistenti.
Una diagnosi precoce ed un progetto educativo-riabilitativo individualizzato, guidato da personale specializzato, mira a raggiungere il più alto grado di autonomia personale e quindi a migliorare la qualità di vita delle persone con autismo.