Finanza & Mercati |
Economia e Lavoro
/
Imperia
/

Commento sull’andamento della settimana in Borsa a cura del gruppo Banca Sella (17 ottobre)

17 ottobre 2008 | 14:24
Share0
Commento sull’andamento della settimana in Borsa a cura del gruppo Banca Sella (17 ottobre)

Per l’area europea l’indice di fiducia PMI che si riferisce al mese di settembre, pari a 45, è in flessione rispetto al dato di agosto ed evidenzia contrazioni sia in ambito produttivo sia a livello di nuovi ordini

La settimana è stata caratterizzata da un clima di elevata volatilità sulle principali Borse Mondiali. Mentre iniziano a mostrarsi i primi effetti degli interventi concertati dei governi europei e statunitense a sostegno del settore del credito (in settimana si è verificata inversione di tendenza dei tassi Euribor), torna in primo piano il rallentamento economico con l’uscita di dati macroeconomici in flessione.
Per l’area europea l’indice di fiducia PMI che si riferisce al mese di settembre, pari a 45, è in flessione rispetto al dato di agosto ed evidenzia contrazioni sia in ambito produttivo sia a livello di nuovi ordini. In Italia è risultato in controtendenza il dato concernente l’inflazione del mese di Settembre, sceso al 3,8% rispetto al precedente 4,1% su base annua.
Il presidente della FED, Bernanke, ha evidenziato difficoltà della crescita economica, ma vi è ad ogni modo una nota favorevole che giunge dalla contrazione di prezzo delle materie prime. L’indice riguardante la produzione industriale ha evidenziato un calo del 2,8% nel mese di Settembre, in buona parte imputabile al passaggio degli uragani Gustav ed Ike e a uno sciopero nel settore aeronautico. Tale scenario incrementa le probabilità di un taglio dei tassi da parte della FED.
In flessione il prezzo del petrolio, sceso sotto la soglia dei 70 dollari al barile. I dati relativi alle scorte settimanali statunitensi hanno evidenziato nuovi incrementi giustificabili con il calo della domanda statunitense, scesa del 4,7% da inizio anno. I paesi produttori di petrolio meditano tagli alla produzione pari a un milione di barili al giorno.
Sul mercato delle materie prime si segnala la flessione del prezzo dell’oro, sceso da circa 840 a 807 dollari per oncia.
Non sono mancate le oscillazioni anche sul mercato dei cambi con ulteriori rafforzamenti sia del dollaro in area 1,35 contro euro, sia dello yen in un intorno di 136.

Segnaliamo che il Gruppo potrebbe avere un interesse di qualunque natura sui prodotti finanziari contenuti in tale analisi.