Caso Talpa e l’orologio: Giorgio Montanaro del PD risponde a Bonifazio

2 ottobre 2008 | 19:36
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Caso Talpa e l’orologio: Giorgio Montanaro del PD risponde a Bonifazio

“… Non si può infatti fare confusione tra gli oneri relativi alla ristrutturazione del mulino (ed ai futuri canoni di affitto) cui egli si riferiva, con il pagamento degli affitti non corrisposti riguardanti la sede attuale…”.

E' forse inutile far notare come le parole del Consigliere Circoscrizionale Bonifazio riferite alla mia persona, profondamente erronee nei contenuti ed oltremodo insolenti nella forma, abbiano l'evidente e malriuscito intento di celare le contraddizioni contenute nei propri interventi.

Non si può infatti fare confusione tra gli oneri relativi alla ristrutturazione del mulino (ed ai futuri canoni di affitto) cui egli si riferiva, con il pagamento degli affitti non corrisposti riguardanti la sede attuale.

Nel caso in cui si fosse trattato di un lapsus, si fa allora notare che la richiesta di sapere "in conformità a quali meriti o leggi lo è stato stabilito" trova risposta proprio nell'ultimo intervento dello stesso Bonifazio: è il Tribunale ad aver imposto il pagamento degli arretrati, identificando evidentemente nel Comune il responsabile primo della morosità.

Inoltre nessuno ha mai tentato di nascondere che l'intera vicenda potrebbe andare a gravare in qualche modo sui conti dell'Amministrazione, ma bisogna anche saper ammettere che questa spiacevole situazione si sarebbe evitata se in passato il problema fosse stato affrontato con impegno e serietà, trovando per tempo concrete soluzioni alternative, da sempre richieste.

E siccome è proprio questo "non saper agire" la causa dell'esito cui oggi si è tardivamente giunti, continua a non essere chiara la natura della fantomatica "decisione impopolare" che – secondo il succitato Consigliere Circoscrizionale – il Comune avrebbe preso e contro la quale, in uno slancio di populismo, egli invoca a gran voce un referendum. Si ritiene infine che, considerati anche i toni con cui viene esternata, non sia opportuno perseverare oltre in questa inutile polemica, lasciando che i fatti prendano finalmente il sopravvento sulle parole.