Al Dams di Imperia domani e sabato il Convegno “E la parola si fece film”

16 ottobre 2008 | 08:28
Share0
Al Dams di Imperia domani e sabato il Convegno  “E la parola si fece film”

Il film cristologico, oggetto principale del Convegno, sarà esaminato come punto di arrivo di diversi passaggi culturali, con particolare attenzione alle fonti

A Imperia Porto Maurizio (Aula Magna del Dams), domani e sabato si svolgerà il Convegno ‘… E la ‘Parola’ si fece film’, organizzato da Facoltà di Lettere (Cattedra di Letteratura cristiana antica) e Dams dell’Università di Genova con l’Associazione ‘Mons. Nicolò Palmarini – Amici Istituto Teologico Albenga-Imperia’. I due enti promotori hanno già collaborato nel 2005 al Convegno Agostino: l’uomo, il teologo, lo scrittore. La manifestazione di ottobre, patrocinata da Diocesi di Albenga-Imperia, Consulta universitaria di Letteratura cristiana antica, Regione Liguria, Provincia e Comune di Imperia, Liceo “G. Bruno” di Albenga, è stata riconosciuta ai fini dell’aggiornamento dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Avranno quindi luogo le seconde ‘Giornate Genovesi di Cultura Cristiana’ (GGCC), inaugurate in occasione del 2004 – Genova capitale europea della cultura con il Convegno Letteratura cristiana e Letterature europee, i cui Atti, con introduzione del Cardinale Tarcisio Bertone e curati da Sandra Isetta, docente genovese di Letteratura cristiana antica, sono stati pubblicati (2007) dalle Edizioni Dehoniane di Bologna, che ospiteranno anche i contributi dell’incontro imperiese.
La formula Letteratura cristiana e Letterature europee ritorna come pre-titolo del prossimo appuntamento, ‘… E la parola si fece film’, poiché il film cristologico, oggetto principale del Convegno, sarà esaminato come punto di arrivo di diversi passaggi culturali, con particolare attenzione alle fonti. Nell’ampia produzione cinematografica sull’argomento, sono stati individuati infatti quei film ispirati, oltre che alla tradizione cristiana antica (Vangeli canonici, apocrifi, letteratura patristica), anche a moderne rivisitazioni, artistiche e letterarie. Studiosi specialisti di letteratura cristiana antica dialogheranno e si confronteranno con storici dell’arte, delle letterature moderne, del cinema. Gli incontri saranno suddivisi in tre tematiche: Gesù storico: arte e cinema; A imitazione di Cristo; Apocrifi, narrativa e grande schermo.
Nella prima sezione, Gesù storico: arte e cinema, Dario Edoardo Viganò (Pontificia Università Lateranense – Presidente Fondazione Ente dello Spettacolo) aprirà i lavori con la relazione propedeutica, Gesù e la macchina da presa, titolo omonimo del suo Dizionario del cinema cristologico (Lateran University Press, 2005). Seguirà Lauro Magnani (Università di Genova), con la lettura comparativa della cifra artistico-iconografica di tre fondamentali pellicole cristologiche, Cristo:  Parola – Bellezza – Pathos   (Pasolini -Zeffirelli – Gibson).
La sezione A imitazione di Cristo porrà l’accento sulla continuità tipologica dell’apostolo, figura Christi che mette Gesù al centro della propria vita in una perfetta imitatio, in epoca antica e moderna. Paolo, prigioniero a Roma, scrive a Timoteo ‘Tutti mi hanno abbandonato’, è solo, come Cristo rifuggito tradito e rinnegato. Due relazioni analizzeranno la ripresa del tema ‘apostolico’ nella letteratura moderna e nelle relative riduzioni per il grande schermo. La solitudine dell’Apostolo: Diario di un curato di campagna (Bresson), contributo a due voci affidato al cristianista Enrico dal Covolo (Pontificia Università Salesiana) e al francesista Pierluigi Pinelli (Università di Genova), esaminerà la dolorosa situazione di isolamento e di abbandono del giovane prete dell’omonimo romanzo di Georges Bernanos (1936), che affida al diario, «un quaderno da scolaro», «il tesoro nascosto», il suo dialogo con Dio e il sentimento della sua «solitudine profonda … inumana», tradotta da Bresson in sequenze di passione cristologica. L’interlocutore ostile dell’apostolo è spesso l’ipocrisia della gente, oggi come ieri indifferente o incredula in un Dio crocifisso, ‘che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia’ (1Cor 1, 23). La follia della croce è il tema in filigrana che svilupperà Marco Salotti (Università di Genova), Il folle per Cristo: Nazarin (Buñuel) tratto dal romanzo di Benito Pérez Galdós, che sullo sfondo della degenerata società madrilena ritrae la santità e/o follia di un prete, novello don Chisciotte, che si spoglia dell’abito per farsi mendicante e vivere tra gli emarginati dei sobborghi di Madrid. Con Antigone/Cristo e ‘I cannibali’ (Cavani) Margherita Rubino (Università di Genova) e Giorgio Barbaria (Liceo classico di Albenga) proporranno una visione anche cristologica della riduzione moderna della tragedia sofoclea, a dimostrazione del sempre vivo processo di contaminazione tra mito classico e figura cristiana: il simbolo del pesce disegnato sui muri della città disseminata di cadaveri è il modo di comunicare di Antigone e Tiresia, giovane di un paese sconosciuto che parla una lingua incomprensibile e che dai suoi ‘aguzzini’ è additato con la battuta ‘questo è l’uomo’.
La sezione conclusiva, Apocrifi, narrativa e grande schermo, risale la tradizione del racconto, dalle radici ellenistiche cristianizzate nei vangeli e atti non canonici, alla letteratura moderna. Roberto Palla (Università di Macerata) condurrà la lettura Pagine dal Libro di Satana (Dreyer), una trilogia che riprende l’impianto strutturale del Satana di Luigi Maggi (1912), tratto dai poemi Paradise Lost di John Milton e Der Messias di Friedrich Gottlieb Klopstock. Il ‘ponte letterario’ tra il Pilato neotestamentario o apocrifo e l’oggetto della relazione di Clementina Mazzucco (Università di Torino), Pilato e gli altri: leggenda e immagine (Wajda), è invece  un capitolo del romanzo incompiuto Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov. Elena Giannarelli (Università di Firenze), con Intorno alla Vergine: ‘Je vous salue Marie’ (Godard), cercherà di fornire una risposta al ‘silenzio’ dei Vangeli sulla Madre di Dio, colmato da una ricca e poetica letteratura mariana apocrifa, rivisitata in chiave moderna nella figura della giovane benzinaia vergine e madre. Ancora il regista spagnolo e quello che è considerato capolavoro e sintesi della sua tematica in materia di fede sarà presentato da Marcello Marin (Università di Foggia), Lungo il cammino. ‘La via lattea’ (Buñuel): sulla strada per Compostela, secondo la leggenda percorsa dall’apostolo Giacomo, in dodici incontri tra onirismo flash storici e quadri evangelici, la cinepresa inquadra l’inquietudine religiosa, eterna compagna di viaggio della storia.
Il grande schermo cristologico permette la convergenza di arte, letteratura, musica (la Passione di San Matteo di Bach risuona in Pasolini, Wajda, Godard), storia, ideologie (la polemica contro il regime socialista in Polonia di Wajda o la denuncia dell’ipocrisia borghese di Buñuel). La Parola fatta carne, sangue e anima dell’uomo, di fede dichiarata e/o negata, resta al centro dell’ascolto e della contemplazione.

L’Associazione “Mons. Nicolò Palmarini”, costituita nel 1995, ha lo scopo di affiancare e dare supporto all’Istituto Superiore di Scienze Religiose della diocesi di Albenga-Imperia, attivo dal 1979, e in tal senso promuove attività culturali nei settori: biblico, teologico, storico, nonché visite guidate sui luoghi significativi della cultura cristiana europea.
In collaborazione con la Cattedra di Letteratura Cristiana antica dell’Università di Genova, ha organizzato ad Imperia nel 2005 il Convegno “Agostino: l’uomo, il teologo, lo scrittore”, seguito nel 2006 da “Tolle Lege. Prendi e leggi! Invito alla lettura di  S. Agostino”. Sempre nel 2006, per i 40 anni dalla chiusura del Vaticano II, ha organizzato ad Albenga Lezioni storiche introduttive e Tavola rotonda su “Concilio Vaticano II: memoria  attualità  profezia”.
Nelle prime due settimane di luglio organizza ormai da dieci anni le Settimane bibliche di Nava (IM), che ebbero inizio nel 1982 sotto la direzione del biblista p. Marco Adinolfi ofm, e che prevedono l’esegesi e la lettura esistenziale di due libri della Scrittura, uno dell’Antico e uno del Nuovo Testamento.
Mons. Nicolò Palmarini, originario di Pietra Ligure (1915-1995), biblista, collaborò alla versione CEI della Bibbia insieme a mons. Alessandro Piazza, vescovo di Albenga-Imperia, del quale fu vicario generale. Insegnò Sacra Scrittura in Seminario e nell’Istituto teologico diocesano.