Vigilia della finale della C2 di pallapugno: si parla ligure

29 settembre 2008 | 09:38
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Vigilia della finale della C2 di pallapugno: si parla ligure

Pubblico notevole, superiore a molte partite di serie A

E siamo arrivati alla fine. L’inizio della fine, per qualcuno… infatti è prima partita della finale di C2, una finale tutta ligure tra squadre che ad onor del vero non avrebbero sfigurato in categoria superiore. Siamo a Dolcedo, nello storico sferisterio legato alle imprese del giovane Sciorella. Un sabato pomeriggio ventoso, bizzarro, ma senza che i giocatori se ne siano accorti. Pubblico notevole, superiore a molte partite di serie A. E non solo per l’ingresso a offerta (che sarebbe da prendere in considerazione  anche in altre occasioni), ma anche perché le partite che contano fanno richiamo. Tavole gioca in casa, non potendo usufruire per motivi di regolamento della sua storica piazza. Si presenta con Pirero, Bogliacino, , Corradi, Viale tenendo Aretti e Pellegrini a disposizione.  Di fronte un Bonanato motivatissimo dopo la vittoria a Peveragno, con Beppe Novaro, Mauro Stalla e Simone Merlo. Degli Stalla brothers, il biondo è a disposizione. La partita è subito entusiasmante e molto veloce. Si cercano scambi fra i battitori: alto e profondo Bonanato, spesso.  Perfetto nello stile Pirero. Novaro gioca d’astuzia, mentre i terzini di Tavole sembrano decisamente in palla. I primi giochi vedono un break iniziale di Tavole, recuperato da Luca Bonanato, che cerca la battuta al muro, unica che possa invero infastidire Pirero. Per contro anche la battuta corta può produrre risultati efficaci, ma si rivelerà pericolosa alla lunga, per il rischio di falli. Pirero recupera palloni impossibili, Luca e Beppe sono talvolta penetranti ed affiatati. SI arriva in una sola ora e un quarto ad un 5-5 salomonico per il riposo. Subito dopo Vendone ha un passo falso, subisce Tavole che martella in ogni posizione e non recupera più. Il break di tre o due giochi rimane costante. Sicuramente Vendone offre tutto quello che ha, però c’è un buon lavoro di Pirero e un buon gioco sotto dei suoi terzini, con un giovane Corradi ben registrato ed un Viale che recupera dopo un colpo al volto che ne ha segnato il profilo (ormai  con vistoso cerotto). Il finale è lineare: Vendone rimane a sette giochi, ma il ritorno, sabato prossimo, sarà un’altra storia, un altro campo, un'altra aggressività… si prevede una bella, dicono gli esperti. Saprà smentirci Tavole ?  Si vedrà, come avrà pensato il buon arbitro Mattia Poggio, impeccabile nella direzione nonostante la giovane età e l’indubbia difficoltà della partita.