Una folla di persone al Duomo di Porto Maurizio per i funerali del giornalista Bruno Viano



Era stato nel Consiglio di amministrazione dell’Ente di promozione turistica e per breve tempo anche a capo dell’Azienda di soggiorno, per la quale aveva coniato lo slogan “Imperia 3000 ore di sole”.
Una folla di persone si e' stretta, stamani, al Duomo di Porto Maurizio, attorno al feretro del giornalista Bruno Viano, morto giovedi' scorso, all'età di 94 anni, dopo una lunga malattia. Viano fu corrispondente Ansa dalla provincia di Imperia, collaboratore della Stampa e di altre testate.
Viano era stato presidente della Pro Imperia, il primo tentativo di istituire un'azienda di soggiorno nel capoluogo; era stato nel Consiglio di amministrazione dell'Ente di promozione turistica e per breve tempo anche a capo dell'Azienda di soggiorno, per la quale aveva coniato lo slogan "Imperia 3000 ore di sole". Era stato il primo presidente del Circolo scacchistico imperiese, che proprio quest'anno organizza la 50/ma del Festival internazionale. Con la sua Leica aveva realizzato reportage durante i viaggi in Afghanistan e Cina. Era stato prigioniero in Texas durante la seconda guerra mondiale ed aveva raccontato questa esperienza nel suo libro "In tasca solo granturco" (1996).