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Battistotti “E’ inaccettabile che un sindaco venga ricattato, qui manca il senso delle istituzioni”

29 settembre 2008 | 21:38
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Battistotti “E’ inaccettabile che un sindaco venga ricattato, qui manca il senso delle istituzioni”

Il consigliere comunale di Forza Italia, durante la discussione sulla Sanremo Promotion, denuncia i continui ricatti cui è sottoposto Borea e a sfida vota favorevolmente la pratica. “Il voto favorevole ve lo do io – ha detto – che vi sia di riflessione”.

Chi si aspettava solo dichiarazioni "politiche" di denuncia degli equilibri in perenne bilico della maggioranza di Sanremo, con magari richieste di dimissioni di Borea, è rimasto spiazzato dall'intervento di Adriano Battistotti. Il consigliere di Forza Italia ha parlato ponendosi al di fuori delle logiche di partito, sottolineando l'aspetto istituzionale che le continue crisi politiche interne alla maggioranza vanno a mostrare. Battistotti ha, infatti, preso un po' tutti in contropiede tanto che il suo intervento è stato seguito in silenzio e con un'attenzione rara (purtroppo……) da parte del consiglio comunale. In pratica ha parlato da uomo al di spora delle parti arrivando addirittura ad annunciare, unico tra l'opposizione, il proprio voto favorevole alla pratica. 

"Considero inaccettabile che un sindaco ceda ai ricatti come già avvenuto in passato su vari temi e anche quando Marra, per esempio, aveva chiesto la sostituzione di due assessori. Qui non c'è il senso di appartenenza alle istituzioni. Io, a volte con il silenzio ed altre gridando, ho sempre combattutto questa amministrazione perchè vedo che non c'è equilibrio nella maggioranza. Il fatto che il numero legale sia mancato 38 volte lo conferma. Nessuno può però permettersi di ricattare un sindaco e il fatto che lo faccia un consigliere comunale è ancora più grave. Il voto favorevole ve lo do io, che sia di riflessione per tutti. Bisogna avere il senso di appartenere alle istituzioni ed affrontare le questioni in questa sede di consiglio comunale e non al di fuori per perseguire interessi personali".

Parole da cui traspare il proprio sdegno nel vedere un sindaco, anche se dell'opposta posizione politica, condizionato nelle proprie scelte da un consigliere o da un altro che, di volta in volta, si pone come il 16° (e quindi decisivo) voto della maggioranza. Votando favorevolmente ha quindi lanciato un messaggio chiaro "Non giocate più a ricattare il sindaco perchè, anche se questo sindaco non mi piace, piuttosto che assistere a queste scene il voto glielo do io" disarmando quindi eventuali futuri ultimatum o diktat. Un discorso politico fine e, se vogliamo, anche coraggioso, che riporta ad una politica pura e nobile dei vecchi tempi.

Per la cronaca la pratica è stata approvata con l'astensione di Patrone, la fuoriuscita dall'aula di Saviozzi ("scongelo l'appoggio alla maggioranza, ma rimane il congelamento su questa pratica" ha detto). Tra i più duri, come era nelle rpevisioni, Bruno Barbaro "Lei questa sera – ha detto rivolgendosi al sindaco – ha perso un'occasione e continua a perdere di credibilità".