Autotrasporto: dove sono le imprese? Il responsabile Fita: “Urge incontro con il Ministro”
Mancano all’appello due parametri: costo ufficiale del carburante al 31 luglio, consumo medio per tipo di veicolo
L'accordo è del 25 giugno, e le istanze degli autotrasportatori – dopo una difficile
mediazione – sono diventate legge, con l'art. 83bis della legge 133, la cosiddetta
"manovra d'estate".
Eppure, nota Gianni Montali, responsabile nazionale Cna Fita, alla legge devono
ancora seguire i fatti, cioè i decreti attuativi premessa indispensabile per la
distribuzione delle risorse. Primo punto, economico: 116 milioni previsti
addirittura in finanziaria 2007, mai pervenuti. Quindi, nel 2008, la parte legata
all'aumento del costo dell'energia, 200 milioni. Terzo, gli interventi per
l'acquisto di "euro 5", in attesa di firma da oltre un anno.
"Infine l'aspetto normativo – sottolinea Montali – legato alla condivisione con la
committenza dell'aumento dei costi del carburante". Mancano all'appello due
parametri: costo ufficiale del carburante al 31 luglio, consumo medio per tipo di
veicolo.
"Si tratta di dati – spiega il rappresentante degli autotrasportatori Cna – già
noti a tutti, ancora non ufficiali". "Non possiamo rimanere nel limbo – conclude
Montali – se la volontà di attuare l'accordo di giugno non c'è più, che ce lo
dicano. Ne prenderemo atto, e valuteremo contromisure". Diversamente, si passi
dalla legge ai fatti, "per permettere alle imprese di fatturare in base al nuovo
meccanismo".
Quello che urge, conclude il responsabile Fita, è un incontro con il ministro,
l'unico referente competente per assumersi la responsabilità di una decisione di
tipo politico.