Lettera a Diocesi 24 |
Sanremo
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Ancora un ricordo del Prof. Padre Luigi Gianti

29 settembre 2008 | 08:05
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Ancora un ricordo del Prof. Padre Luigi Gianti

Molto preparato professionalmente, con noi sapeva scindere molto bene il mestiere del professore da quello del sacerdote, nonostante fosse molto severo

Sono un ragazzo di quarant’ anni e ho avuto la fortuna di avere Padre Luigi come professore dal 1979 al 1982 alle medie di Villa Magnolie. Ci seguiva tutto il giorno, alla mattina era il nostro insegnante delle materie letterali (italiano, storia, classici, etc), poi ci serviva il pranzo e dopo lo svago della partitella a pallone (dove lui faceva l’arbitro) ci aiutava nello svolgere i compiti che ci erano stati assegnati, disponibile anche per le materie non di sua competenza.
Molto preparato professionalmente, con noi sapeva scindere molto bene il mestiere del professore da quello del sacerdote, nonostante fosse molto severo, sapeva essere anche molto umano (specialmente con me che ero orfano di madre), anche se aveva un compito difficile come quello di gestire circa trenta “bestie” del nostro calibro!
Nessuno dei miei vecchi compagni, penso abbiano dimenticato le sue famose tirate d’orecchi, talmente forti che ti facevano camminare sulla punta dei piedi pur di non sentire male!! Quando era finita la giornata ci si portava all’uscita con ordine e silenzio, e questo era molto difficile da ottenere da parte di Padre Luigi e allora ricordo come fosse adesso la sua frase “finchè non c’è assoluto silenzio non si esce, tanto io ho tempo a disposizione perché abito qua!”. Devo riconoscere in ogni caso che nonostante le materie letterali non fossero il mio cavallo di battaglia, grazie a Padre Luigi, come preparazione anche di cultura generale, il primo anno di superiori ho vissuto di rendita senza dover mai studiare veramente perché mi sentivo
piu avanti rispetto ai miei nuovi compagni.
Una volta riuscimmo anche a mettere sotto la sedia del Don una puntina da disegno, lui si sedette senza mostrare segni di dolore e con indifferenza, una volta estratta la causa dello scherzo, chiese che gli venisse consegnato l’autore del malsano gesto, constatata la nostra omertà la sua repressione fu di quelle da ricordare!!
Difficile da credere ma il giorno piu bello era il sabato pomeriggio perché si tornava a scuola, fuori orario, per giocare a calcio nel campetto, e con noi c’era anche Padre Luigi che si sistemava nella squadra piu debole per equilibrare le forze anche perché se la cavava discretamente con la palla (nonostante giocasse con le scarpe “d’ordinanza”). Ricordo anche le discussioni sul calcio, lui che, da buon piemontese, era tifoso “granata”, con noi bianconeri, che gli rispondevamo FIAT (Forza Iuve Abbasso Toro) e ci inseguiva per prenderci a calci nel sedere!
Padre Luigi sarai sempre nei miei ricordi.
Pietro 68