Un milione e mezzo di euro per riqualificare la zona romana di Nervia

7 agosto 2008 | 15:14
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Un milione e mezzo di euro per riqualificare la zona romana di Nervia

La cifra è stata ottenuta dal Ministero per i Beni culturali e Paesaggistici, dietro sollecitazione dell’Amministrazione comunale di Ventimiglia

Un milione e mezzo di euro per riqualificare la zona romana di Nervia.
La cifra è stata ottenuta dal Ministero per i Beni culturali e Paesaggistici, dietro sollecitazione dell’Amministrazione comunale di Ventimiglia.
Lo ha riferito la direzione regionale dello stesso Ministero guidata da Pasquale Bruno Malara.
Grande soddisfazione da parte del primo cittadino Gaetano Scullino: “Questi soldi – commenta – serviranno di sicuro il rilancio culturale e turistico della città in quanto riporteranno alla luce un tesoro preziosissimo da troppi anni rimasto “sommerso”. Negli ultimi due anni sono stati organizzati al teatro romano spettacoli e concerti e il pubblico ha risposto sempre positivamente. La zona merita e necessita di essere ricondotta all’antico splendore e grazie a questo finanziamento potremo tutti realizzare il sogno di vedere rivivere una delle aree storicamente e culturalmente più preziose della Liguria. Ringrazio vivamente il direttore regionale per i Beni Culturale e Paesaggistici, Pasquale Bruno Malara, il responsabile della Sovrintendenza dei Beni Archeologici Giampiero Martino, e la dottoressa Paola Bottini”.
La città romana di Albintimilium si sviluppò dal II secolo avanti Cristo alla destra del torrente Nervia, ai piedi del precedente abitato ligure, e proseguì la sua vita in piano, con alterne vicende, almeno fino alla seconda metà del  VII secolo dopo Cristo.
La via Iulia Augusta, diretta verso la Gallia, attraversava Albintimilium, venendo a coincidere col decumano massimo, la strada principale della città, lastricata con calcare bianco della Turbie, larga quasi 3 metri e affiancata da due marciapiedi (crepidines); al centro era servita da una cloaca, un canale che raccoglieva le acque di scarico di edifici e strade minori. Oltrepassata la Porta di Provenza, la strada proseguiva verso ponente, attraverso la grande necropoli occidentale della città, con tombe monumentali in muratura e sepolture ad incinerazione.
Tra il I e il II secolo dopo Cristo la città godette del periodo di pace che caratterizzò tutte le regioni dell’Impero: testimoniano la sua prosperità le terme, il teatro, le case signorili (domus), gli antichi quartieri abitativi (insulae), i ricchi mosaici e le numerose suppellettili anche di importazione recuperate dagli scavi archeologici.
Nel secolo scorso, due tratti della via Iulia Augusta furono recuperati per esigenze di conservazione e ricollocati l’uno nel punto più alto del cavalcavia di Nervia sovrastante la città romana, l’altro nel giardino del museo-biblioteca Clarence Bicknell a Bordighera.